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Secondo Barclays «i mercati hanno già largamene scontato una bocciatura del bilancio italiano, ma il sentiment di mercato potrebbe essere ulteriormente destabilizzato se si aprisse una procedura di infrazione». Le attese della banca inglese propendono per una soluzione mediata in cui «il governo italiano cercherà di raggiungere un equilibrio tra la necessità di mantenere un atteggiamento di confronto con le istituzioni europee in vista delle elezioni europee del prossimo anno, evitando al tempo stesso uno scontro che potrebbe portare a crescenti pressioni sui costi di finanziamento del debito pubblico».
Secondo UniCredit il calo di ieri registrato dallo spread BTp/Bund è stato «probabilmente il risultato di un'attività di copertura, poichè l'incertezza sulla decisione della Commissione europea è diminuita».
Le attese sono che tra oggi e domani lo spread si stabilizzi in un range tra 290 e 320 punti base. «In un orizzonte a medio termine - afferma UniCredit - continuiamo a vedere il rischio di spread più ampi una volta che la Bce avrà terminato il suo QE, anche considerando che l'Italia dovrà affrontare un maggior fabbisogno di finanziamento all'inizio del prossimo anno».
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