"Quand'anche considerassimo una spesa farmaceutica comprensiva dei farmaci innovativi che accedono ai fondi farmaci innovativi (pur senza incrementare parallelamente il finanziamento di 500+500 milioni di euro) - sottolinea Mennini - lo sfondamento sarebbe pari ad un importo simbolico di circa 71 milioni di euro, ben distante dagli sfondamenti di spesa osservati negli ultimi anni".
"Alla luce di questa analisi, è evidente - afferma Mennini - che se da un lato i tetti di spesa vengono considerati come uno strumento fondamentale per gestire a priori le risorse che saranno poi assegnate alla farmaceutica, presentano dall'altro diversi elementi di forte criticità che hanno generato e generano forti distorsioni del mercato".
Da tempo si sta invocando una revisione della governance che, unitamente ad un potenziamento dell'organo competente (AIFA), vada a riformulare strategie e azioni per una nuova gestione della farmaceutica territoriale e ospedaliera. Fra gli obiettivi chiave la revisione del concetto dei Tetti di Spesa, che faccia perno sulla valorizzazione dell'innovazione farmacologica, secondo il concetto del value based, e su un sistema efficiente in grado di rivalutarne il Valore attraverso la raccolta di Real World Data (RWD) mediante un approccio di Health Technology Assessment (HTA).
Nuove opportunità arrivano e continueranno ad arrivare sul mercato - si afferma - ma con impatti finanziari rilevanti e sempre meno sostenibili con i previsti tassi di crescita del finanziamento del SSN,. I fondi per l'innovazione oggi sono a tempo, dunque una misura emergenziale, i payback diventano sempre meno sostenibili ed i tetti di spesa sempre meno efficienti e sempre più avulsi dal reale fabbisogno (sebbene anche per questi è previstao una rideterminazione, senza dimenticare l'annoso "problema" legato alle malattie rare ed alla corretta valorizzazione del beneficio incrementale.
Per gli addetti ai lavori questo è il momento per intraprendere un ragionamento proattivo che coinvolga tutti gli attori del sistema a considerare la sanità ed il mercato della salute un investimento e non un costo. "È necessaria una revisione importante del meccanismo dei Tetti", afferma il professor Mennini, concludendo che l'approccio che si basa sulle reali necessità "risolverebbe diverse criticità: inappropriatezza di tetti di convenzionata e acquisti diretti identici in tutte le regioni, notevole semplificazione nella gestione economica dei farmaci in caso di mobilità inter-regionale di pazienti, semplice riconoscimento di fattori che possono concorrere ad un'inattesa evoluzione della spesa farmaceutica".
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