Il robot umanoide presente a bordo della Soyuz MS-14 non ha compiti di pilotaggio, come erroneamente riportato da alcune fonti di stampa, ma solo quello di registrare tutte le fasi della missione, coincisa con il volo di collaudo del razzo vettore Soyuz 2.1a, versione migliorata e potenziata del lanciatore impiegato dall'agenzia spaziale russa per il trasferimento degli equipaggi a bordo della stazione spaziale internazionale.
L'altro carico utile è rappresentato da Mini-EUSO, telescopio di nuova generazione in banda ultravioletta (UV) per lo studio ed il monitoraggio di emissioni notturne di origine terrestre, atmosferica e cosmica che sarà istallato su un oblò del modulo russo "Zvezda" per effettuare una campagna di osservazioni notturne dalla quota della Stazione Spaziale Internazionale, ossia circa 400 km.
Mini-EUSO, nato da una cooperazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana e l'agenzia spaziale russa ROSCOSMOS, è coordinato da Marco Casolino, della Sezione di Roma Tor Vergata dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell'Università di Roma Tor Vergata, insieme al russo Mikhail Panasyuk dell'Università Statale di Mosca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA