La società ha registrato un EBITDA in crescita al 14,6% del fatturato (11,8% nei primi nove mesi 2020 e 12,1% nello stesso periodo del 2019) e pari a 144,1 milioni di euro, un utile netto da "attività operative in continuità" di 24,3 milioni di euro (a fronte della perdita di 15,6 milioni nello stesso periodo del 2020), un free cash flow positivo per 25,1 milioni di euro (negativo per 55,6 milioni nei primi nove mesi del 2020) e un indebitamento netto ante IFRS 16 di 267,4 milioni di euro, in riduzione rispetto a dicembre 2020 (291,3 milioni). Il risultato netto del periodo è negativo per 2 milioni di euro, a fronte di una perdita di 23,2 milioni nei primi nove mesi del 2020 e di un utile di 8,3 milioni nei primi nove mesi del 2019.
Nel terzo trimestre del 2021, Sogefi ha registrato un calo dei ricavi del 3,8% (-4% a cambi costanti) rispetto al terzo trimestre del 2020, a 316,6 milioni di euro, dopo la crescita del 5,2% nel primo trimestre e del 94,5% nel secondo. Il risultato netto da attività operative in continuità è stato negativo per 2,1 milioni di euro, a fronte di un utile di 5,2 milioni di euro nel terzo trimestre del 2020.
Per il quarto trimestre 2021, Sogefi prevede "che il mercato resti debole e che proseguano le tensioni sui prezzi delle materie prime (acciaio, plastica e carta), con possibili effetti negativi sul margine di contribuzione". Per mitigare tali effetti il gruppo ha già avviato "attività di resourcing, azioni commerciali e misure per il contenimento del costo del lavoro". La società ha confermato la guidance comunicata con la pubblicazione dei risultati del primo semestre: redditività operativa per l'intero esercizio almeno pari a quella registrata nel 2019.
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