Smart working, non è ancora tempo di tornare alla normalità. Con i contagi di nuovo in crescita il lavoro agile viene considerato un mezzo «utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti» dal nuovo protocollo per le misure anti-covid nei luoghi di lavoro siglato il 30 giugno scorso dalle parti sociali. Una intesa che rimarrà in vigore fino al 31 ottobre. Il protocollo «aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e del ministro della Salute».
Oltre a una serie di indicazioni su mascherine Ffp2, misurazione della temperatura, sanificazioni, ingressi e uscite scaglionate il protocollo si sofferma in particolare sul lavoro agile.
Il lavoro agile
Due sono in particolare gli articoli del protocollo che riguardano il lavoro agile, l'11 e il 12. «Pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell’emergenza pandemica, si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia - si legge nel documento -. In questo senso, le Parti sociali, in coerenza con l’attuale quadro del rischio di contagio, manifestano l’auspicio che venga prorogata ulteriormente la possibilità di ricorrere allo strumento del lavoro agile emergenziale, disciplinato dall’art. 90, commi 3 e 4, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77».
Genitori con figli under 14
Hanno diritto allo smart working fino al prossimo 31 luglio, purché compatibile con l'attività prestata, anche i genitori con figli under 14. La legge 19 maggio 2022, n. 52 recante la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19", ha stabilito infatti che "sono prorogate le misure di cui all’art. 90, commi 1 e 2, decreto legge n. 34/2020, convertito con modificazioni in L. n. 77/2020".
Pertanto, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato «che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione».
I lavoratori fragili
Il diritto allo svolgimento delle prestazioni di lavoro in smart working è riconosciuto, sempre in base al provvedimento citato, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, «anche ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, nell’ambito della sorveglianza sanitaria, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa».