Ericsson, smart working per i dipendenti fino a ottobre 2023

Ericsson, smart working per i dipendenti fino a ottobre 2023
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 18:57

Grazie all'accordo tra Ericsson e le Organizzazioni Sindacali Nazionali, lo smart working darà prolungato sino al 31 ottobre 2023. Una scelta indirizzata a favore dei dipendenti per consentire a tutti di continuare a svolgere l’attività lavorativa «in maniera flessibile e autonoma, conciliando la vita professionale con quella privata anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria». L’accordo, come indicato nel comunicato, riguarda il 100% della popolazione aziendale, incluso il personale dei 3 centri di Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia e le organizzazioni di mercato, impegnate nell’implementazione delle reti 5G su scala nazionale.

L’accesso allo smart working avverrà esclusivamente su base volontaria e, fatte salve esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali, sarà usufruibile sino a un massimo di 12 giorni al mese.

Inoltre, Ericsson continuerà a prestare particolare attenzione a lavoratrici e lavoratori in particolari condizioni di fragilità. La scelta di Ericsson e l'accordo con i sindacati sono la conferma dell'idea di lavoro intrapresa dall'azienda già nei primi Anni 2000 con il contratto di telelavoro e nel febbraio 2019 quando, tra le prime in Italia a compiere questa scelta, ha sottoscritto un accordo per lo smart working, contemperando al meglio le esigenze tecniche e organizzative aziendali con quelle del personale.

«Ericsson è una delle prime aziende in Italia a sottoscrivere un accordo strutturato sullo smart working, garantendo così a tutto il personale di poter scegliere se recarsi in ufficio o lavorare da remoto, in accordo con il proprio responsabile», ha dichiarato Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo, «Lo smart working è solo un tassello delle nuove politiche di welfare aziendale, che contribuisce inevitabilmente anche al raggiungimento di alcuni obiettivi di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale, a beneficio di tutta la comunità».

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