Nessuna rottura dunque interna alla Fim ma una continuità come d'altra parte lo stesso Bentivogli aveva profilato nel corso del suo intervento di addio dal palco. «Potevamo eleggere un segretario a maggioranza. Ma abbiamo voluto fare un'altra scelta. Una scelta che aprisse una fase nuova. Per questo, io e Annamaria Furlan abbiamo concordato un segretario utile a tenere unita la Fim, come è sempre stata, e a proseguire il rinnovamento dei gruppi dirigenti. La proposta di Benaglia è una proposta forte e garantisce, non solo per la sua elezione ma per gli anni che avrete davanti, l'autonomia della Fim in un rapporto di maggiore cooperazione con la Cisl», dice Bentivogli, ribadendo come le sue dimissioni siano «frutto di una scelta libera», senza però negare «alcune tensioni interne».
Benaglia, 59 anni sindacalista di lunga esperienza, arriva alla Fim dopo diversi incarichi territoriali e nazionali a partire dai primi anni '80, dal 1998 fino al 2008 è prima in segreteria e poi alla guida della Fim Cisl Lombardia.
Tra il 2008 e il 2016 è stato componente della segreteria regionale Cisl lombarda con incarichi sui temi del mercato del lavoro e della contrattazione. Tra il 2016 e il 2019 diviene operatore della Cisl confederale sempre sui temi delle politiche contrattuali, fino ad approdare nel maggio del 2019 nella segreteria nazionale della Fai Cisl dove ha seguito i rinnovi contrattuali e le relazioni sindacali nell'industria alimentare e con i principali gruppi della stessa. Contrattazione, innovazione nel campo del mercato del lavoro, della formazione continua, delle politiche attive, del welfare contrattuale hanno rappresentato i maggiori ambiti d'impegno della sua esperienza sindacale.
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