Sicurezza ferroviaria, siglato accordo cooperazione fra agenzie Italia-UE

Sicurezza ferroviaria, siglato accordo cooperazione fra agenzie Italia-UE
2 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Giugno 2019, 14:30
(Teleborsa) - È stato firmato oggi l'accordo di cooperazione tra l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) e l'Agenzia dell'Unione Europea per le Ferrovie (ERA) che apre una nuova stagione per la sicurezza sui binari rendendo operativo il pilastro tecnico del IV pacchetto ferroviario, in vigore dal prossimo 16 giugno.

L'accordo è stato siglato a Roma presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da Marco D'Onofrio, direttore di ANSF e Josef Doppelbauer, direttore esecutivo dell'ERA.

"La sicurezza delle nostre ferrovie è per me una priorità assoluta nell'azione del Governo, così come lo è la manutenzione di tutte le infrastrutture esistenti", ha dichiarato il Ministro Danilo Toninelli, ricordando che l'Italia è tra i primi Paesi a livello europeo ad aver recepito il IV pacchetto ferroviario ed auspicando che questo accordo serva ad incentivare l'uso del treno come mezzo di trasporto veloce e poco inquinante.

"Siamo onorati di avviare un processo di cooperazione e collaborazione con l'ERA e con gli altri Stati membri finalizzato a sviluppare e migliorare la sicurezza del sistema ferroviario in un'ottica di liberalizzazione dei trasporti per ferrovia", ha affermato Marco D'Onofrio, direttore dell'ANSF.

L'accordo rappresenta l'ultimo adempimento necessario per la completa applicazione e attivazione del nuovo regime giuridico introdotto dal IV pacchetto ferroviario con le direttive UE 797/2016 (interoperabilità) e 798/2016 (sicurezza). Le nuove norme entreranno in vigore a partire dal 16 giugno. Da questa data cambieranno le modalità di richiesta ed emissione dei certificati di sicurezza, i documenti necessari alle aziende per svolgere qualsiasi attività sui binari, le procedure per la messa sul mercato dei veicoli ferroviari.

L'accordo sottoscritto oggi disciplina le responsabilità nel processo autorizzativo e stabilisce le procedure e le attività comuni che, per la specificità relativa ad ogni Stato membro, non potevano essere previste nella normativa europea di riferimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA