L'EBITDA consolidato è passato da 33,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021 a 29,5 milioni di euro nel medesimo periodo del 2022, passando dal 26,7% al 22% dei ricavi. Sulla contrazione dell'EBITDA margin pesa prevalentemente la crescita dei costi per servizi (+2,9%) la quale è principalmente connessa agli incrementi registrati dalle utenze quali gas (+2,4% sull'EBITDA margin) ed energia elettrica (+0,4% sull'EBITDA margin).
Il bilancio semestrale si è chiuso con un utile netto pari a 1,9 milioni di euro, rispetto a 4,4 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 120,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 125,7 milioni di euro del 31 dicembre 2021.
"Il primo semestre 2022 si chiude con segnali molto incoraggianti in un contesto in cui l'incertezza e la volatilità dei fondamentali rendono maggiormente complesso interpretare la temporaneità della crisi macroeconomica e geopolitica in atto - ha dichiarato il presidente Roberto Olivi - Il gruppo ha presentato crescite positive in tutti i segmenti operativi, con crescite a doppia cifra nella linea della sterilizzazione dello strumentario chirurgico, peraltro il segmento a più alta marginalità".
"Abbiamo operato contenendo il più possibile gli effetti dei rincari energetici tramite recuperi di fatturato, adeguamenti contrattuali in linea con le crescite inflattive ed efficienze a livello di operation - ha aggiunto - Abbiamo inoltre diminuito ulteriormente la posizione finanziaria netta del Gruppo attraverso un'accurata gestione del circolante e degli investimenti di periodo".
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