"Secondo il ministro, – prosegue De Lise – sarebbe imminente la sperimentazione sul campo di questa procedura, in alcuni sedi dislocate sul territorio nazionale. Sarebbe determinante il contributo dell'Inps per rendere user friendly quei meccanismi che ormai da un anno hanno generato diseconomie negli uffici dello stesso Istituto, nelle imprese e negli studi professionali, oltre a ritardi nei pagamenti ai lavoratori interessati. A noi non resta che attendere, recepire e applicare. Aggiungiamo: sperare, che l'innovazione annunciata sia stata ponderata per contemperare tutte le esigenze di chi ne viene coinvolto. Ci chiediamo come sia possibile implementare un cambiamento così importante come la gestione degli ammortizzatori sociali in periodo di pandemia Covid, senza averlo concertato con tutti i soggetti coinvolti. Senza cioè ascoltare chi poi sarà l'effettivo fruitore del servizio. Il solo apporto dell'Inps ha il rischio che le modifiche siano state pensate per migliorare le dinamiche dal solo lato della pubblica amministrazione".
Per il presidente dell'Ungdcec, "ancora una volta non resta che auspicare un coinvolgimento dei dottori commercialisti nel brevissimo termine. Già nella annunciata fase di sperimentazione della nuova procedura nelle sedi Inps scelte, riteniamo il nostro apporto fondamentale per consegnare all'utenza un nuovo modello di gestione degli ammortizzatori sociali efficiente, sul quale non si debba tornare nuovamente ad intervenire con ulteriore spreco di risorse che il Paese non può permettersi. Instaurare un dialogo con il ministero del Lavoro è una priorità a cui i commercialisti non intendono sottrarsi. Auspichiamo, pertanto, – conclude De Lise – l'avvio di un confronto sui temi più importanti per il sostenimento futuro del sistema Paese".
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