Sciopero generale del 16 dicembre: dai trasporti alla scuola chi si ferma e chi no

La protesta contro il governo Draghi e la manovra

Confermato lo sciopero generale del 16 dicembre: chi aderisce e quali settori sono coinvolti
di R. Ec.
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Sabato 11 Dicembre 2021, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 16:42

Lo sciopero generale promossa da Cgil e Uil è stato confermato: il prossimo giovedì, 16 dicembre, il Paese vedrà molti settori bloccati in protesta contro il governo Draghi e la Manovra. Non ci sarà la Cisl, che ha ritenuto sbagliato scendere in piazza in questo momento, con i dirigenti, a partire dal segretario Luigi Sbarra, convinti che lo strumento migliore fosse continuare il dialogo e il confronto con l'esecutivo. Uno sciopero, questo, che segue quello di sette anni fa contro il Jobs Act dell'allora governo Renzi. Non tutti i settori, però, saranno coinvolti e i servizi essenziali saranno tutelati: dunque il Paese non andrà completamente in tilt.


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Sciopero generale del 16 dicembre, le piazze coinvolte

«Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del premier Mario Draghi e del suo esecutivo — si legge in una nota dei sindacati — la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le Organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile».


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A poco è servito il richiamo del Garante degli scioperi. Secondo la commissione di garanzia guidata da  Giuseppe Santoro Passarelli, lo sciopero non avrebbe rispettato il “periodo di franchigia” dei servizi postali e inoltre violerebbe la regola della "rarefazione oggettiva" visto che sono state già convocate mobilitazioni di singoli settori.

Il 16 dicembre lo scioperò durerà otto ore. Ci sarà la manifestazione nazionale a Roma, in Piazza del Popolo (con l'intervento dei segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri) e contemporaneamente proteste in quattro città: Milano, Bari, Palermo e Cagliari. 

I settori in protesta e la posizione della Cisl

Per i settori delle poste e di tutti i servizi ambientali lo sciopero non sarà previsto, così come è escluso per la sanità, incluse le Rsa. Così non ci sarà il mondo della scuola, che ha già organizzato una manifestazione ieri (sempre senza la Cisl) e quindi non parteciperà allo sciopero generale


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Sciopereranno invece i trasporti. La tregua per le festività in questo settore decorre dal 17 dicembre, prima, oltre a questo stop, ne sono previsti a livello locale a Venezia, Chieti e Messina e in alcune ferrovie regionali, come Trenord in Lombardia. A Roma il 16 lo sciopero investirà tutta la rete Atac, pur con le fasce di garanzia: la prima dall’inizio del servizio alle 8.30; la seconda dalle 17.00 alle 20.00. A rischio, dunque, bus, metro, treni e tram. In generale, però, a fermarsi saranno soprattutto i lavoratori dipendenti del settore privato.

Secondo la Cisl lo sciopero è una «scelta sbagliata perché il mondo del lavoro rischia di isolarsi».

In particolare secondo Luigi Sbarra questo è il primo governo da decenni che sta riducendo le tasse.

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