​Alitalia, si lavora sui tagli: sindacati sulle barricate. Confermato lo sciopero del 13 dicembre

Alitalia, si lavora sui tagli: sindacati sulle barricate. Confermato lo sciopero del 13 dicembre
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Martedì 3 Dicembre 2019, 22:07 - Ultimo aggiornamento: 22:37

Sciopero confermato il 13 dicembre per i dipendenti dell'Alitalia proprio mentre la nuova parola d'ordine alla compgnia è «razionalizzare i costi», ossia tagliare quanto più possibile. Un'operazione che ha l'obiettivo di rendere appetibile la compagnia dopo che sette proroghe dei termini per presentare un'offerta hanno portato ad un nulla di fatto. I tre commissari straordinari, Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo, hanno il nuovo compito di mettere a punto la cura dimagrante di Alitalia, un lavoro che però appare tutto in salita.

Tutti sono d'accordo, a partire dal Governo stesso, che non ci dovrà essere nessun «spezzatino» della società: i rami volo, manutenzione e servizi di terra devono infatti restare assieme nel progetto della nuova Alitalia. Il mandato dei tre commissari «ha al centro l'integrità aziendale». Ma la partita si giocherà soprattutto sul nodo degli esuberi, che chiede, ad esempio, a gran voce Lufthansa per entrare nell'azionariato della newco.

E su questo punto i sindacati non transigono. «Non siamo disponibili a sacrifici sul lavoro e sul costo del lavoro perché i lavoratori hanno già dato», tuona la Filt Cgil. Il personale di Alitalia «costa meno rispetto agli altri vettori e allora il problema dove sarebbe»?, domanda il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia. «Il governo ci dica chiaramente cosa vuole fare e tolga le lavoratrici e i lavoratori dallo stato di incertezza in cui si trovano», incalza il leader della Fit-Cisl. La Uiltrasporti fa notare che il costo del lavoro sulla compagnia pesa solo «per il 19%» perché «sono stati già razionalizzati di molto». «Sulla componente lavoro non c'è nulla da tagliare, perché già le retribuzioni dei dipendenti di Alitalia son di gran lunga inferiori a quelle delle compagnie concorrenti, e spesso anche delle low cost, mentre c'è da investire nelle principali aree di business, quali flotta, manutenzione, handling».

I sindacati sollecitano quindi un confronto col ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, visto che
«l'ultimo incontro» c'è stato a «metà ottobre» e da allora «non abbiamo avuto più notizie dirette, aspettiamo una convocazione». Un confronto «per definire, questa volta, le linee guida propedeutiche al rilancio della compagnia», spiega Pellecchia il quale ricorda anche al governo «che vanno disposti i provvedimenti legislativi per garantire le necessarie risorse al Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale anche per i prossimi anni, considerando che le criticità non riguardano solo Alitalia ma l'intero sistema».

Nell'attesa di una convocazione da parte di Patuanelli, i sindacati confermano compatti lo sciopero del 13 dicembre.

 

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