Nessuna variazione significativa per l'Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,124. L'Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,49%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-1,52%), che ha toccato 75,58 dollari per barile.
Balza in alto lo spread, posizionandosi a +125 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,98%.
Tra i listini europei piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,63%, senza slancio Londra, che negozia con un +0,09%, e tentenna Parigi, che cede lo 0,21%.
Giornata "no" per la Borsa italiana, in flessione dello 0,79% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share perde lo 0,80%, continuando la seduta a 29.719 punti.
In ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-1,1%); con analoga direzione, in forte calo il FTSE Italia Star (-1,58%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Nexi (+1,30%), Unicredit (+1,12%), Atlantia (+1,06%) e Buzzi Unicem (+1,03%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Moncler, che ottiene -2,73%.
Affonda Amplifon, con un ribasso del 2,49%.
Crolla STMicroelectronics, con una flessione del 2,17%.
Sotto pressione Telecom Italia, con un forte ribasso dell'1,84%. Vivendi ha affermato che "è un investitore di lungo termine in TIM e non intende dismettere la propria la quota".
Unico titolo a media capitalizzazione a Milano, Autogrill ottiene un +1,79%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Juventus, che prosegue le contrattazioni a -6,54%.
Vendite a piene mani su Carel Industries, che soffre un decremento del 3,72%.
Pessima performance per Sesa, che registra un ribasso del 3,23%.
Sessione nera per Esprinet, che lascia sul tappeto una perdita del 3,17%.
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