Sul tavolo dell'Assemblea c'è uno stanziamento di 20 milioni, ma, stando alle prime stime, potrebbero servirne almeno il doppio. Solo da Cuglieri, tra i territori più colpiti, arriva la richiesta di oltre 16,7 milioni sulla base dell'80% delle istanze presentate in Comune da 349 coltivatori privati e 88 aziende danneggiate. Nel dettaglio sono 43 i fabbricati distrutti dalle fiamme e 24 i beni mobili (attrezzature e mezzi agricoli), oltre a 3 strutture nel cimitero. "Abbiamo già finito i soldi per l'emergenza – ha detto all'Ansa il sindaco Gianni Panichi – ma ci sono lavori da fare per le bonifiche o le opere di mitigazione del rischio idrogeologico ora che il bosco è stato cancellato".
Più di 150 istanze ulteriori sono arrivate da Santu Lussurgiu dove gli ettari percorsi dal fuoco sono stati stimati in 1.800 all'interno del territorio comunale, a cui si aggiungono i danni provocati alla viabilità e ad alcuni manufatti idrici (due pozzi). "Abbiamo fatto una ricognizione di carattere generale con l'elenco dei beni danneggiati – ha spiegato il sindaco Diego Loi – le istanze sono poi state girate alla Regione per la quantificazione dei danni che possono avere subito aziende e privati. Ora serve un intervento per le bonifiche e ci stiamo unendo come Comuni in un sub-ambito per gestire in forma associata gli interventi".
Altre 100 richieste danni sono arrivate da Trensuraghes dove la superficie bruciata è di circa 140 ettari. "Si tratta di pascoli, vigneti e case rurali a servizio delle campagne – fa sapere il sindaco Giovanni Mastinu –. Almeno tre aziende hanno avuto danni gravi e serve una mano per ripristinare il bosco".
Giovedì 9 i sindaci saranno in Consiglio regionale per esporre le proprie ragioni.
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