Il Tar del Lazio ha respinto due ricorsi proposti da Samsung Electronics Italia e Samsung Electronics Co. Ltd., ritenendo "pacifico" il fatto che "l'aggiornamento in questione sia stato lanciato senza che gli utenti fossero adeguatamente informati degli inconvenienti che l'installazione avrebbe potuto comportare e senza provvedere, se non tardivamente ed in maniera limitata, a rimediare ai malfunzionamenti".
Secondo i giudici, la stessa azienda coreana non contesta che i "fenomeni negativi si siano verificati", ma afferma "che non sarebbero conseguenza degli aggiornamenti del sistema operativo, come accertato dall'Autorità, senza, tuttavia, offrire una diversa spiegazione degli stessi, senza dimostrare di essersi attivate per limitarli e senza smentire di aver continuato insistentemente a sollecitare gli aggiornamenti in assenza di adeguata informazione sui prevedibili rischi".
La conclusione è che "correttamente l'Autorità ha fatto applicazione, nel caso di specie, delle norme del Codice del Consumo, avendo ritenuto violate, da parte di Samsung, le regole di diligenza professionale esigibili da un operatore del settore di primaria importanza mondiale".
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