Il nuovo metodo – spiega Enea in una nota – consiste in un trapianto di cellule staminali su un supporto elettrificato, biocompatibile e biodegradabile, che vengono stimolate con impulsi elettrici a corrente continua o a corrente ultra-breve. Al fine di minimizzare l'invasività dell'intervento, gli stimoli elettrici saranno inviati tramite un dispositivo wireless. L'ipotesi alla base del progetto è che questi diversi tipi di stimolazione possano indurre il differenziamento delle cellule staminali in neuroni, determinando, in tal modo, la rigenerazione del tessuto lesionato.
"Le lesioni del midollo spinale – spiega Claudia Consales, ricercatrice Enea del Laboratorio Salute e Ambiente – sono contraddistinte dall'arresto completo o parziale delle vie nervose dello stesso, con conseguente alterazione delle funzioni motorie o sensoriali. Attualmente non esiste alcuna terapia efficace per il ripristino di tali funzionalità, sebbene siano state proposte delle strategie terapeutiche che combinano diversi approcci. In prospettiva, – conclude Consales – RISEUP intende cambiare radicalmente l'approccio terapeutico delle lesioni del midollo spinale, grazie ad un impianto poco invasivo, che non prevede alcuna connessione cablata a stimolatori esterni e che assicurerà la rigenerazione del tessuto lesionato, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti".
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