"Per entrambi i progetti sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria", si legge nel documento.
Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva in essere altri due progetti nella Federazione Russa: un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft, il cui contratto è stato risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft; un progetto di perforazione di gas in acque sub-artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8, per il quale il relativo contratto è stato risolto.
"Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla terminazione dei due contratti, è quindi azzerato - viene specificato - Il backlog è costituito dai soli progetti non consolidati descritti sopra, per un ammontare pari a circa 1,46 miliardi di euro. La società sta negoziando con le controparti contrattuali per la chiusura delle relative attività in linea con le tempistiche della già citata normativa comunitaria".
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