La decisione fa parte di un accordo tra l'azienda e le autorità pubbliche, tra cui il Ministero dell'economia e lo Stato del Nord Renania-Westfalia. L'operazione non prevede alcun compenso aggiuntivo per RWE che, allo stesso tempo, ha confermato i suoi piani per investire massicciamente nella transizione energetica.
"La sicurezza dell'approvvigionamento è all'ordine del giorno - ha commentato Markus Krebber, CEO di RWE - Allo stesso tempo, la protezione del clima rimane una delle sfide chiave del nostro tempo. RWE sostiene entrambi: nell'attuale crisi, stiamo contribuendo alla sicurezza dell'approvvigionamento in Germania aumentando temporaneamente l'uso delle nostre centrali a lignite e contribuendo così anche a sostituire il gas dalla produzione di elettricità".
"Allo stesso tempo, stiamo investendo miliardi di euro per accelerare la transizione energetica e siamo pronti a eliminare gradualmente la lignite entro il 2030 - ha aggiunto - L'ulteriore accelerazione del phase-out del carbone non deve essere a scapito dei dipendenti. Ecco perché vogliamo che l'eliminazione graduale avvenga in modo socialmente responsabile, come prima. Per RWE era importante che anche il governo tedesco ci assicurasse che avrebbe adattato le normative in modo che nessuno rimanesse al freddo".
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