Risparmio, cresce l'interesse verso il trading on line ma secondo un sondaggio un italiano su due non si fida

Risparmio, cresce l'interesse verso il trading on line ma secondo un sondaggio un italiano su due non si fida
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Martedì 25 Gennaio 2022, 17:58

Cresce l'interesse degli italiani verso i mercati azionari, il trading online e le cripto-attività e, fra chi utilizza la rete per scelte economico-finanziarie, circa il 28% usa servizi finanziari online più di quanto facesse prima della pandemia. È una delle evidenze dell'ultimo rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane.

Il numero complessivo delle transazioni in acquisto e in vendita delle azioni effettuate dagli investitori italiani si è attestato a 41 miliardi nel 2021, contro i 43 nel 2020 e 31 nel 2019. Per quanto riguarda l'ammontare negoziato, gli acquisti lordi di azioni sono aumentati a 144 miliardi di euro rispetto ai 137 miliardi del 2020 e ai 113 miliardi del 2019, mentre gli acquisti netti sono stati negativi per 4,9 miliardi di euro, segnando un'inversione di tendenza rispetto al dato positivo del 2020 (+3,6 miliardi), su livelli leggermente inferiori a quelli registrati nel 2019 quando si sono attestati a -5,6 miliardi. 

«Negli ultimi anni - si legge - in Italia è cresciuto l'interesse verso i mercati azionari e il trading online, come emerge dall'andamento delle ricerche effettuate nel web aventi ad oggetto termini a essi associati. Questa tendenza trova conferma anche nell'attività di trading degli investitori retail italiani, che, sulla base di dati disponibili sui volumi negoziati dal 2019, si è intensificata nell'ultimo biennio».

In tempo di pandemia sono comunque tanti gli italiani che hanno cercato e tuttora cercano una fonte alternativa di guadagno. E in molti si cimentano nelle ricerche per capire come guadagnare sul web o tramite il trading. L'osservatorio della Unger Academy, fondata da Andrea Unger, 4 volte campione del mondo di trading, vincitore della World Cup Championship of Futures Trading, ha proposto un sondaggio a 15.000 italiani per capire cosa si pensa del trading online. Il 49% degli intervistati (uno su due) pensa che il trading sia un rischio eccessivo; il 29% che il trading sia un metodo di guadagno facile, mentre il restante 22% pensa che dedicarsi al trading comporti effettuare operazioni frequenti. 

“Un ruolo fondamentale in questa percezione, lo gioca sicuramente la poca conoscenza del settore che spinge le persone a muoversi con prudenza”, afferma Unger. “Le fluttuazioni sono davanti agli occhi di tutti, per cui quando ci sono giorni neri della Borsa, con ingente perdita di denaro, ci si mette paura.

Per cui viene considerato un luogo pericoloso dove muoversi. Ed è così se lo si affronta senza alcuna cognizione di causa oppure con la convinzione che bastino poche nozioni per ambientarsi. La gente è convinta che in fondo non sia difficile. Tecnicamente potrebbe anche risultare semplice in termini di utilizzo delle piattaforme ma ciò che deve importare e sul quale prestare attenzione, è la comprensione di quello che si sta facendo. Non si fa un acquisto solo perché qualcuno ti ha detto di comprare. Se si studia quello che si sta facendo con un adeguato piano di azione, conoscendo i possibili rischi, sarò io a decidere se quel quantitativo di denaro investito posso perderlo oppure no. La perdita è un’ipotesi da prendere assolutamente in considerazione: il rischio di perdere rappresenta il punto di partenza di ogni operazione che si va ad aprire”. 

"Sicuramente c'è gente che ha fatto tanti soldi e ci sono effettivamente ad esempio nel mondo delle crypto, opportunità anche a rischio bassissimo, anche a rischio quasi zero - prosegue Unger -. Però ci vogliono competenze ancora maggiori di quelle normali e si arriva a operazioni anche più complesse di quelle legate al trading. Non stiamo parlando di comprare Ethereum o Bitcoin e aspettare, perché non si tratta di questo. Parliamo di operazioni che richiedono una competenza pazzesca e specifica del settore. Quello del Trading è un mondo affascinante e può essere profittevole ma per farlo correttamente bisogna rimboccarsi le maniche e studiare. È possibile guadagnarci anche bene ma è una attività che dà risultati grazie allo studio, all’applicazione e a un metodo comprovato”.

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