Risparmiatori truffati, ecco le regole per i rimborsi

Risparmiatori truffati, ecco le regole per i rimborsi
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Sabato 11 Maggio 2019, 22:14
Il primo decreto è pronto ma per veder partire la macchina dei rimborsi ci vorrà ancora un mese e mezzo. E sarà la Commissione tecnica, che sarà nominata successivamente, a dettare i tempi per avviare i pagamenti dei risparmiatori che hanno subito «violazioni massive o individuali» delle regole di correttezza e trasparenza nell'acquisto di obbligazioni subordinate o anche di azioni delle banche finite in liquidazione o risoluzione, cioè le Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Carife, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche.

Ecco tutti i passaggi necessari per ottenere gli indennizzi:

IN 20 GIORNI IL PORTALE, ENTRO 45 GIORNI VIA A DOMANDE: sarà la Consap, entro 20 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ad aprire un apposito portale con tutte le indicazioni utili per presentare la domanda. La piattaforma sarà dotata di un sistema per la ricezione e la risposta alle istanze provenienti dagli interessati ed entro un mese e mezzo consentirà agli utenti di presentare formale domanda
accompagnata dai documenti necessari.

SEI MESI PER PRESENTARE LE ISTANZE: una volta operativo l'intero meccanismo sarà un ulteriore apposito decreto a stabilire da quando partiranno i «centottanta giorni» di tempo per la presentazione delle domande.

COMMISSIONE DI 9 ESPERTI: le procedure per gli indennizzi e i modelli per presentare domande e dichiarazioni saranno messe a punto dalla apposita commissione tecnica che sarà nominata nei prossimi giorni. I suoi componenti devono avere «qualificata esperienza accademica o di patrocinio legale, o aver svolto funzioni giurisdizionali o decisionali presso organismi di composizione o risoluzione delle controversie». Tra i suoi compiti quelli di esaminare le istanze, disporre eventuale richiesta di ulteriore documentazione, verificare la sussistenza dei requisiti e delle violazioni massive che «hanno causato un pregiudizio ingiusto», stabilire i criteri generali e le linee
guida «per la tipizzazione delle violazioni». In più dovrà mettere a punto un «piano di riparto» per gli indennizzi e
formulare relazioni periodiche sulla sua attività.

VIOLAZIONI MASSIVE: tra queste il decreto specifica che rientrano la vendita o il collocamento «senza  l'osservanza dei presidi informativi o valutativi idonei ad assicurare la consapevolezza e l'adeguatezza dell'acquirente» rispetto al profilo di rischio o la vendita di fatto imposta insieme ad altre forme di finanziamento, o ancora la pubblicazione di «dati fuorvianti per l'investitore» da parte delle banche sulla «situazione economica, patrimoniale o finanziaria» anche connesse ad eventuali «aumenti di capitale».

DOPPIO BINARIO RIMBORSI: per i risparmiatori sotto la soglia dei 35mila euro di reddito o 100mila di patrimonio mobiliare (elevabile a 200mila previo ok Ue) scatteranno indennizzi sostanzialmente automatici mentre per gli altri, e in ogni caso per le microimprese, ci sarà l'esame delle violazioni da parte della commissione.
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