Secondo quanto riporta un comunicato, in particolare sarebbero carenti sulla direttiva che stabilisce il quadro giuridico per lo sviluppo delle energie rinnovabili nell'Unione nei settori dell'energia elettrica, del riscaldamento e raffrescamento e dei trasporti. La direttiva in questione, si legge, fissa per l'Ue un obiettivo vincolante per il 2030 pari almeno al 32% di energie rinnovabili e comprende misure volte a garantire che il sostegno alle energie rinnovabili sia efficace sotto il profilo dei costi e a semplificare le procedure amministrative per i progetti relativi alle energie rinnovabili.
Facilita inoltre la partecipazione dei cittadini alla transizione energetica e fissa obiettivi specifici per aumentare entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nei settori del riscaldamento e raffrescamento e dei trasporti. Il termine per il recepimento della direttiva nell'ordinamento nazionale era fissato al 30 giugno 2021. Nell'ultimo pacchetto sulle infrazione, Bruxelles ricorda che a luglio 2021 aveva inviato lettere di costituzione in mora a tutti e 3 gli Stati membri.
"A oggi l'Italia, Malta e la Slovenia hanno recepito solo parzialmente la direttiva. Gli Stati membri dispongono ora di 2 mesi - avverte la Commissione - per conformarsi all'obbligo di recepimento e darne notifica alla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell'Ue".
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