"Con la riforma degli accordi per l'Innovazione puntiamo a semplificare e velocizzare le procedure amministrative per erogare in tempi brevi i contributi e finanziamenti agevolati per le imprese che investono su ricerca e lo sviluppo sperimentale per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi", dichiara il Ministro Giorgetti.
"Si tratta di un altro importante strumento di politica industriale messo in campo dal Mise - aggiunge - per rafforzare la competitività del tessuto produttivo del nostro Paese. L'obiettivo è incentivare, anche attraverso le risorse previste dal PNRR, i progetti d'investimento che promuovono la capacità d'innovazione e la sostenibilità ambientale all'interno dei settori industriali, incidendo positivamente anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze professionali", conclude Giorgetti.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma : "Orizzonte Europa". I progetti di ricerca e sviluppo, prosegue il MiSE, devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello Sviluppo economico. A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell'Accordo per l'innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo. In ogni fase del procedimento, il Ministero "effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonchè lo stato di attuazione degli interventi finanziati". Decreto inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA