A questo proposito la UK Health Security Agency (Ukhsa), un organo sanitario consultivo del governo, sta consultando le amministrazioni locali per verificare la possibilità di un loro sostegno per "l'immediata implementazione di un piano per l'inverno".
Una nuova crisi è pronta ad esplodere, molte operazioni programmate sono state rinviate a causa di carenza di personale e gli esperti avvertono che il sistema potrebbe essere messo alla prova dalla concomitanza di tre virus che colpiscono le vie respiratorie: il Covid unito all'influenza stagionale ed al virus respiratorio sinciziale (RSV), che normalmente causa solo un raffreddore ma può avere conseguenze gravi per i bambini e gli anziani.
Finora il governo di Boris Johnson ha preferito evitare di considerate il Piano B, che include il Pass vaccinale per accedere in luoghi al chiuso o molto affollati e l'uso delle mascherine, preferendo accelerare sull'avvio della terza dose vaccinale, ma il parere degli esperti pesa sulle prossime decisioni del governo, costretto a confrontarsi con un quadro sanitario piuttosto teso.
Il Premier britannico sabato ha lanciato un appello a tutti gli over 50 sollecitando il richiamo vaccinale. "I vaccini sono la nostra strada per questo inverno", ha detto Johnson, aggiungendo "abbiamo fatto progressi fenomenali, ma il nostro lavoro non è ancora finito e sappiamo che la protezione del vaccino può diminuire dopo sei mesi".
Il trend dei contagi peraltro è in leggera diminuzione, dai 44.985 di sabato ai 39.962 di domenica, così come i decessi che sono scesi a 72 dai 135 precedenti. Stabile il totale dei ricoveri in ospedale che si attesta a circa 8mila, grazie all'effetto-barriera prodotto dalla primna dose vaccinale, che consente di gestire i casi a domicilio.
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