Reddito di cittadinanza, due terzi dei sussidi vanno al Sud: Campania in testa. Scoperti 36mila imbroglioni

Reddito di cittadinanza, due terzi dei sussidi vanno al Sud: Campania in testa. Scoperti 36mila imbroglioni
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 19:16 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Reddito di cittadinanza, calano a febbraio le famiglie che lo percepiscono, soprattutto a causa del mancato aggiornamento della Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica che va presentata per certificare ogni anno la propria situazione economica: nel mese i nuclei percettori del sussidio sono stati 1.009.000 a fronte di 1,2 milioni che l'hanno avuto a gennaio con un importo medio sul territorio nazionale per reddito e pensione di 564 euro. I due terzi dei sussidi - sottolinea l'Osservatorio dell'Inps - sono erogati a famiglie del Sud con oltre 673.000 nuclei totali.

Reddito di cittadinanza

In pratica la Campania con oltre 229.000 percettori risulta avere più famiglie tutelate dalla misura simbolo del Governo gialloverde di tutto il Nord che registra nel complesso 192.880 indennità.

La provincia di Napoli con 142.859 beneficiari a febbraio supera largamente il totale della Lombardia (69.661), Piemonte (49.508) e Veneto (21.006) . Nel complesso la spesa per reddito e pensione di cittadinanza da aprile 2019 ha superato i 12,2 miliardi mentre le mensilità del beneficio erogate sono state più di 23 milioni. A febbraio i nuclei che hanno percepito il reddito di cittadinanza sono stati 924.421 per 2,2 milioni di persone coinvolte e 591 euro medi a famiglia mentre le famiglie che hanno preso la pensione di cittadinanza sono state 85.537 per 98.229 persone coinvolte e un importo medio di 274 euro.

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La provincia che in assoluto nel mese di febbraio 2021 ha avuto più nuclei beneficiari è stata Napoli (quasi 143mila, pari al 14% del totale, con un importo medio a nucleo di 655 euro), seguita a distanza da Roma (68mila, pari al 7% del totale e un importo medio di 538 euro) e Palermo (63mila, pari al 6% del totale e un importo medio di 656 euro). Tra gennaio e febbraio 2021, fa sapere l'Inps, è stato revocato il beneficio a 36mila nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli da parte di qualche componente del nucleo, «chiaro effetto - afferma - dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da Inps con Aci.

Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%). Per il reddito di emergenza sono state erogate nel complesso oltre un milione e mezzo di mensilità. I nuclei percettori di almeno una mensilità della prestazione prevista dal decreto Rilancio (due mesi) risultano pari a 292mila, con 703mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 559 euro. Sono invece 255mila i nuclei beneficiari del Reddito di Emergenza disciplinato dal decreto Agosto (una mensilità) con 584mila persone coinvolte e un importo medio pari a 550 euro.

Con il decreto Ristori sono state aggiunte altre due mensilità, quella di novembre e quella di dicembre ed è stata prevista l'erogazione, sempre delle mensilità di novembre e dicembre a domanda, per i nuclei che non avevano mai beneficiato del Rem oppure avevano ottenuto solo il Rem del dl Rilancio. I nuclei percettori di quest'ultima tipologia di Rem sono 81mila, con 168mila persone coinvolte e un importo medio pari a 520 euro. 

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