Il Reddito e la pensione di cittadinanza funzionano come misura contro la povertà ma non come "aiuto" per l'inserimento nel mondo del lavoro. La conferma arriva dai dati dell'Inps che ha riscontrato come il 70% di quanti hanno iniziato a percepire il beneficio tra aprile e giugno del 2019 lo aveva ancora nell'ultimo semestre del 2021. Un paper dell'Istituto previdenziale spiega anche come il fenomeno risenta inevitabilmente della pandemia e dell'aumento delle difficoltà nella ricerca del lavoro.
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Venti miliardi di spesa per il reddito
Nel complesso, sono state circa 4,65 milioni le persone coinvolte, circa 2 milioni di famiglie, con una spesa che sfiora i 20 miliardi. «La persistenza - spiega l'Inps - sembra essere soprattutto legata alla nazionalità del richiedente, alla composizione del nucleo, all'area geografica di residenza, a indicatori economici».
La transizione ecologica
E il ministro del Lavoro, Andrea Orlando vede nel fondo europeo 'Surè lo strumento per gestire l'impatto della transizione ecologica sul mercato del lavoro perchè «la transizione è anche transizione di competenze». «Stiamo ragionando con altri sulla possibilità di trasformare il fondo 'Surè in uno strumento che sostenga le transizioni: una sorta di mega cassa integrazione europea per il reskilling e l'upskilling». Ma uno dei nodi di fondo è che il mercato del lavoro italiano «è pessimo» e porta spessissimo a forme di occupazione «povera» avverte la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra. «Dobbiamo puntare sulla qualità del lavoro», eliminare le cosiddette «forme atipiche» e sottopagate che non consentono di guadagnare «abbastanza per garantire una vita dignitosa». Lo sfruttamento con tipologie di lavoro precarie e flessibili «va eliminata - rincara il segretario generala della Uil, PierPaolo Bombardieri - La politica deve avere il coraggio di fare delle scelte. In Italia negli ultimi tre anni, quindi ben prima della pandemia, su 24 milioni di contratti accesi, abbiamo avuto 4 milioni di contratti a tempo indeterminato e 20 milioni di contratti precari, part time, partite Iva, false cooperative. È lì che bisogna intervenire».