Recovery Plan, in un decreto unico tutte le misure. E slittano i sostegni

Recovery Plan, in un decreto unico tutte le misure. E slittano i sostegni
di Michele Di Branco
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 06:53 - Ultimo aggiornamento: 08:59

Un super decreto di accompagnamento al Recovery plan. Ecco il progetto che il governo intende mettere a punto nel giro di un paio di settimane per imprimere ulteriore forza istituzionale al progetto che, nelle strategie del premier Mario Draghi, deve costituire il punto di ripartenza del Paese. Il provvedimento dovrebbe essere presentato e poi discusso in Parlamento entro fine mese e, ovviamente, traccerà gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l'Italia vuole realizzare con i fondi europei di Next Generation Eu. Tempo da perdere non ce n'è: la scadenza per la presentazione del Piano a Bruxelles, fissata entro il 30 aprile, è sempre più vicina. Ed ora spetta ai ministeri mettersi al lavoro. La strategia l'ha indicata in maniera esplicita Renato Brunetta. «Stiamo lavorando a un decreto di accompagnamento del Pnrr che attui le diverse indicazioni, dai concorsi nella Pa alla digitalizzazione» ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione in audizione alle commissioni Lavoro e Affari costituzionali di Camera e Senato. Oltre alla Pa, ha poi chiarito Brunetta, «la giustizia, le infrastrutture e la scuola faranno la loro parte e ci sarà un decretone per il futuro del Paese». Un solo maxi decreto quindi con tutte le misure.

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LA SCELTA
Le linee programmatiche contenute nel decreto, ha inoltre affermato sono «solo una premessa di una strategia più ampia: abbiamo scritto il Pnrr partendo da quello del governo precedente, abbiamo lavorato su quello».
Intanto il governo prosegue la messa a punto del decreto Sostegno finanziato grazie ai 32 miliardi autorizzati con l'ultimo scostamento di Bilancio.

Su questo fronte, c'è da registrare una frenata. Il provvedimento era atteso per la fine di questa settimana ma in queste ore prende quota l'ipotesi di un rinvio alla fine della prossima. Sono molti, infatti, i nodi da sciogliere. E uno dei più importanti riguarda i criteri di assegnazione dei ristori a fondo perduto. Nello schema messo a punto nei giorni scorsi era stato stabilito che gli indennizzi dovessero spettare alle attività con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni di euro e con perdite minime del fatturato del 33%. Ma questa impostazione viene giudicata troppo restrittiva dalle categorie e da ampi settori della maggioranza.


RISTORI
Due sono le certezze al momento: i ristori potranno essere erogati come contributo diretto, oppure riconosciuto sotto forma di credito d'imposta utilizzabile in compensazione. Inoltre l'importo dovrebbe essere calcolato in maniera decrescente con l'aumento del fatturato (annuo, parametrato sul 2019): al 20% fino a 400mila euro, al 15% fino a 1 milione e al 10% fra 1 e 5 milioni. In ogni caso il sostegno sarebbe compreso fra un minimo di mille euro (2mila per le società) e 150mila euro.


IL PACCHETTO
Nutrito il pacchetto lavoro. Nello schema del provvedimento messo a punto dal governo Conte, si era pensato di concedere 26 settimane di Cig aggiuntive estendendo il percorso iniziato con le 12 settimane inserite in legge di Bilancio. Il nuovo consecutivo progetta di andare oltre fissando il termine a fine anno. In parallelo dovrebbe anche essere confermato, per chi fa rientrare i dipendenti al lavoro, l'esonero contributivo alternativo all'utilizzo della cassa Covid.
Fonti del ministero del Lavoro confermano che il blocco dei licenziamenti, attualmente fissato al 31 marzo, dovrebbe essere prorogato fino al 30 giugno, ma non è ancora chiaro se la misura sarà applicata in maniera selettiva o meno. Saranno garantite anche le indennità per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport.


I SOLDI
In arrivo il rifinanziamento del reddito di cittadinanza e due nuove mensilità (febbraio e marzo) del reddito di emergenza. La Naspi sarà prorogata per due mesi e ci sarà il rinnovo dei congedi straordinari al 50% della retribuzione per i genitori con figli in quarantena o in dad. Sul fronte fisco in arrivo una rottamazione ad hoc per la partite iva che nel 2020 hanno registrato una diminuzione del volume d'affari superiore al 33% La norma consentirebbe ai beneficiari il pagamento senza sanzioni e interessi delle somme dovute nei periodi di imposta 2017-2018. Le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali verranno sospesi fino al 30 aprile. Modificate anche le scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio 2018.

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