"Dobbiamo trovare una soluzione, milioni di cittadini aspettano una risposta in questa crisi senza precedenti e dunque continuiamo a lavorare sodo per raggiungere un accordo al più presto", è il sollecito arrivato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. "Ungheria e Polonia hanno posto un veto alla decisione sul Recovery Fund e hanno detto chiaramente che non possono accettare la condizionalità sullo stato di diritto. Questo significa che non possiamo inviare la proposta al Parlamento UE", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della videoconferenza. "Non voglio fare speculazioni su come verrà risolta la questione con Ungheria e Polonia, dobbiamo continuare a lavorare e sondare tutte le opzioni possibili", ha aggiunto.
Il negoziato ripartirà nelle prossime ore sotto la regia della presidenza di turno tedesca, tenendo aperte anche opzioni B. L'Unione Europea potrebbe aggirare l'ostacolo entrando in un esercizio di bilancio provvisorio, ma ciò finirebbe per accumulare ritardi sugli esborsi del Recovery Fund. Resta positivo il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che ha detto: "La magia dell'Unione Europea è quella di trovare soluzioni anche quando sembra impossibile. Nessuno sottovaluta la situazione, e la natura seria di quanto affrontiamo. Ma c'è la determinazione di lavorare in modo intenso per superare gli ostacoli".
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