Recovery Plan, un programma monstre per cambiare l'Italia: ecco i punti chiave

Recovery Plan, un programma monstre per cambiare il Paese: ecco i punti chiave
di Luca Cifoni
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Martedì 8 Dicembre 2020, 00:46 - Ultimo aggiornamento: 11:02

Ecco i punti chiave del Recovery Plan, un programma monstre per cambiare l'Italia.

Fisco - guerra all’evasione e assegno unico alle famiglie con figli

Una riforma complessiva che garantisca maggiore equità del fisco, ma anche un intervento specifico sull’Irpef, destinato in particolare a favorire i redditi medi. Nel piano destinato a Bruxelles l’esecutivo cerca di mettere insieme progetti in parte abbozzati con la legge di Bilancio. Il riassetto del sistema tributario dovrebbe andare di pari passo con l’introduzione dell’assegno unico per le famiglie con figli. Confermato l’obiettivo di perseguire l’evasione fiscale sia attraverso le azioni di contrasto sia con la spinta alla digitalizzazione dei pagamenti. I proventi della guerra all’evasione alimenteranno, in parte, la stessa riduzione del prelievo.

Mezzogiorno - Via ai poli d’eccellenza per favorire l’innovazione e la crescita economica

Il Mezzogiorno è evocato in alcuni dei grandi capitoli del piano ma il tema della coesione territoriale è anche oggetto di una specifica sotto-missione “Interventi speciali per la coesione territoriale” alla quale sono destinati 3,8 miliardi.

Quest’ultima voce si riferisce in parte a progetti già inseriti nella legge di Bilancio e si articola in un piano per le aree interne e montane, uno per le aree dei terremoti 2009 e 2016, un’iniziativa per la riqualificazione energetica della Sardegna e delle piccole isole ed infine un programma “Ecosistemi dell’innovazione al Sud” che stanzia fondi per la costituzione di poli tecnologici d’eccellenza.

Banda ultra larga - Una super rete in fibra senza duplicazioni e in piena concorrenza

Il tema della banda-ultra larga e quindi anche della rete unica, al centro delle discussioni negli ultimi mesi, entra anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo delineato nel testo, che ricorda i progressi fatti a partire dal 2015, è «promuovere un “progetto fibra” che eviti il rischio di duplicazioni nella messa a terra della rete – che è parte delle infrastrutture strategiche nazionali – garantendo al contempo la piena concorrenza nella fornitura dei servizi anche attraverso opportune forme di separazione delle attività all’ingrosso di gestione della rete da quelle dei servizi al dettaglio».



Parità di genere - Stop al divario sociale più nidi d’infanzia e occupazione femminile

Anche la parità di genere è tra gli obiettivi di fondo che il Next Generation Eu dovrebbe aiutare a raggiungere: si tratta di ridurre il divario in ambito sociale e lavorativo. Gli specifici traguardi enunciati comprendono il potenziamento dei nidi d’infanzia e di servizi socio-educativi per la prima infanzia, l’ampliamento dell’offerta di strutture pubbliche per l’assistenza a anziani e disabili (in modo di alleggerire il peso per le donne) oltre a interventi specifici per l’occupazione femminile. È poi prevista l’istituzione di un “Sistema nazionale di certificazione sulla parità di genere”.

Giustizia - Si prepara l’innesto di 11 mila addetti per velocizzare i processi

Velocizzare la giustizia penale e civile per allineare i tempi a quelli degli altri Paesi europei è l’obiettivo della riforma della giustizia ampiamente descritta nel testo destinato a Bruxelles. Un percorso che avrebbe ricadute positive anche sulla crescita economica e che prevede, oltre a cambiamenti organizzativi (ad esempio una nuova disciplina dei riti alternativi), una serie di investimenti mirati: l’innesto di non meno di 11 mila “addetti all’ufficio del processo” negli uffici giudiziari e l’inserimento nelle sedi maggiormente ingolfate di 1.000 magistrati onorari per un periodo di tre anni.

Istruzione e ricerca - Accesso a scuola per tutti. Nei programmi più spazio alle discipline scientifiche

La missione “Istruzione e ricerca” si articola in due linee di azione. La prima riguarda il potenziamento della didattica e del diritto allo studio, mentre la seconda guarda al contatto tra ricerca e impresa. Sul primo versante gli obiettivi esplicitati sono l’accesso all’istruzione e contrasto ai divari territoriali, il potenziamento della didattica e delle discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e linguistiche e il potenziamento dell’istruzione professionalizzante. Sul secondo si punta al rafforzamento della cooperazione tra università e mondo economico nel campo della ricerca.

Salute - Più forza alla struttura dei medici di base e spinta alla telemedicina

Le criticità nel sistema sanitario evidenziate dalla pandemia saranno affrontate con 9 miliardi di fondi europei. Gli investimenti si dovrebbero concentrare sul potenziamento della rete di assistenza territoriale (compreso il miglioramento delle condizioni nelle residenze sanitarie per disabili e non autosufficienti oltre che il miglioramento della rete dei medici di base), accompagnata da un impulso allo sviluppo della telemedicina. Spazio anche alla prevenzione e sul fronte della modernizzazione all’aggiornamento del parco tecnologico degli ospedali e al completamento del Fascicolo sanitario elettronico.

Cultura e turismo - Tanto digitale e recupero dei piccoli borghi per rilanciare il settore

Cultura e turismo sono tra i settori maggiormente colpiti dalla crisi indotta della pandemia, una crisi che non è solo economica ma riguarda anche le abitudini e i comportamenti di lungo periodo. In tema di cultura una particolare attenzione sarà dedicata all’uso strategico del digitale da parte delle istituzioni del settore, per valorizzare anche per questa via il patrimonio culturale del Paese. Per il turismo si punta ad alcune azioni in grado di contrastare in prospettiva l’attuale fase critica, dalla destagionalizzazione alla valorizzazione dei piccoli borghi, anche per attirare gli italiani che sono andati all’estero. 

Giovani - Aumentare l’occupazione diventa un imperativo. Più centri per l’impiego

Aumentare l’occupazione giovanile è una delle azioni rese necessarie dai ritardi del nostro Paese. Nella legge di Bilancio sono già previste risorse per incentivare l’assunzione attraverso specifici incentivi per i datori di lavoro. Ma questo programma dovrebbe comprendere anche nelle intenzioni dell’esecutivo il potenziamento dei centri per l’impiego e in generale delle attività di orientamento e formazione. Il rafforzamento delle competenze dei lavoratori passerebbe oltre che per le risorse del fondo React-Eu anche per il potenziamento del cosiddetto servizio civile universale.

Editoria - Incentivi e sostegni per modernizzazione e nuove tecnologie

Nel capitolo dedicato alla digitalizzazione del Paese sono nominati esplicitamente anche alcuni settori. È il caso dell’editoria. Il piano Editoria 5.0 avrebbe come obiettivo «la modernizzazione del settore e incentivi specifici per la transizione digitale delle imprese», con particolare attenzione per «nuove professionalità rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale». C’è un piano ad hoc anche per l’agricoltura. In questo caso la spinta alla digitalizzazione dovrebbe passare per l’adozione di «tecnologie cloud e (near) real time» per rafforzare la capacità di analisi al servizio delle politiche agricole.

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