Recovery Fund, no condizionalità ma "obiettivi di riforme"

Recovery Fund, no condizionalità ma "obiettivi di riforme"
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Giovedì 28 Maggio 2020, 14:15
(Teleborsa) - Arrivano i dettagli del maxi Piano di rilancio europeo anti-Covid, il "NextgenerationEu" (perchè guarda al futuro) svelato ieri mercoledì 27 maggio da Ursula von der Leyen davanti al Parlamento europeo. Il Commissario UE all'economia Paolo Gentiloni insieme al Vicepresidente della Commissione UE Dombrovskis ha illustrato il "Recovery and Resilience facility" da 560 miliardi, cuore della proposta targata Bruxelles: per accedervi si dovrà presentare un piano nazionale per la ripresa, che "poggerà" sulle priorità europee.

"La Commissione valuterà i piani di riforma dei Governi nazionali per allocare i fondi esaminando se sono in linea con le sfide individuate nel semestre europeo, se contribuiscono a rafforzare crescita, resilienza e coesione e se vanno nella direzione della transizione verde e digitale", ha chiarito Gentiloni sottolineando la necessità che le risorse siano disponibili il prima possibile. "La nostra proposta è che almeno il 60% della sovvenzioni siano impegnate legalmente entro la fine del 2022, con un promemoria entro la fine del 2024".

Non si viaggia, dunque, sul "binario" della condizionalità ma su quello del raggiungimento degli obiettivi di riforma. Come ha spiegato anche Dombrovskis. I fondi del Recovery plan "arriveranno agli Stati membri in tranche legate agli obiettivi di riforma", che gli stessi Stati indicheranno nel loro piano e che dovranno di volta in volta centrare. Se gli Stati membri non rispettano "le priorità stabilite dall'UE" e "non implementano gli obiettivi, perdono i soldi di una rata", precisando che "la nostra intenzione non è di farne un esercizio burocratico pesante".

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