Rc auto, Federconsumatori: tariffe ancora troppo care

Rc auto, Federconsumatori: tariffe ancora troppo care
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 10:00
(Teleborsa) - "Secondo l'Ania, negli ultimi 7 anni (da Marzo 2012 a Giugno 2019) il prezzo medio della rc auto sarebbe sceso del 28,6%. Un dato decisamente lontano dalla realtà che emerge dalle nostre rilevazioni: secondo il monitoraggio dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che da oltre 10 anni rileva annualmente i costi delle polizze rc auto nelle principali città italiane (sia nei piccoli che nei grandi centri), dal 2013 al 2019 l'aumento è stato di 134,45 euro annui, pari al +23,7%". Così Federconsumatori in una nota ufficiale.

La relazione dell'Ania - prosegue - indica come si sia ridotto il differenziale tra le polizze italiane e la media europea. A livello nazionale, invece, si segnalano importanti differenze nelle polizze: basti pensare che i costi applicati al Nord sono meno cari del 51% rispetto a quelli del Sud; mentre quelli del Centro sono meno cari rispetto al Sud del 32%. In alcune realtà il premio è così alto da rendere improbabile l'effettiva assicurabilità.

COSA SI PUO' FARE? LA PROPOSTA DI FEDERCONSUMATORI - "Apprezziamo in tal senso la volontà del Governo di adottare provvedimenti tesi a calmierare le tariffe, specialmente nelle aree dove ancora si pagano polizze estremamente onerose e sproporzionate rispetto alla media nazionale, la soluzione ottimale per risolvere tale problema non è però, a nostro avviso, l'adozione del premio base uniforme. Con la tariffa base unica, infatti, si opererebbe solo una redistribuzione del rischio senza premiare l'automobilista virtuoso".

MECCANISMO PREMIALE - Per abbassare le polizze è invece necessario dare maggiore rilevanza alla premialità dei comportamenti corretti: in questo modo si avrebbe il doppio vantaggio di far abbassare le tariffe e aumentare la sicurezza sulle strade. Inoltre è fondamentale calmierare le polizze per contrastare il fenomeno della cricolazione di vetture prive di copertura, conclude la nota.
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