Rapporto DEKRA 2022: cambia la mobilità, focus su educazione giovani

Rapporto DEKRA 2022: cambia la mobilità, focus su educazione giovani
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 15:00
(Teleborsa) - In Italia, secondo una stima dell'Istat, si sono verificati nel primo semestre del 2022 un totale di 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone (+24,7%), le vittime sono state 1.450 (+15,3%) ed i feriti 108.996 (+25,7%). A livello mondiale gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni, tanto che quando si parla di sicurezza stradale, i giovani sono considerati una categoria strategica, soprattutto se neopatentati. E' quanto emerge dal Rapporto DEKRA sulla sicurezza stradale 2022 intitolato appunto "Mobilità dei giovani", presentato stamattina presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica.

"I giovani possono essere attori protagonisti della sostenibilità e diventare ambasciatori della sicurezza sulle strade. Le nuove generazioni sono native digitali, organizzano le loro attività usando piattaforme che li connettono al resto del mondo e vivono la mobilità come servizio", sottolinea Toni Purcaro, Presidente DEKRA Italia e head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East, aggiungendo "la sicurezza stradale si manifesta nel comportamento di chi guida, nella sicurezza del mezzo e delle sue connessioni, nella infrastruttura intelligente e, prima ancora, in buono stato".


Giovani più a rischio

Pur essendo molto più sicuri i viaggi in auto - segnala il rapporto - nell'Unione Europea gli incidenti stradali nella fascia d'età 18-24 anni causano nel 64% dei casi la morte del guidatore o del passeggero rispetto al 44% nella popolazione complessiva. Nuove prospettive arrivano tuttavia dai veicoli di nuova generazione, che sono connessi e digitali e quindi risultano essere maggiormente sostenibili, anche se spesso vengono usati senza un'adeguata consapevolezza e formazione rispetto ai rischi.

La mobilità sta cambiando

L'obiettivo di DEKRA è quello di migliorare i servizi per la mobilità, evitando di intasare strade e piazze di mezzi non controllati e mal gestiti. Da tempo, l'auto non è più uno status symbol e vanno assumendo importanza la connettività e la flessibilità di un mezzo di trasporto. Lo conferma un sondaggio condotto in Germania da Forsa, su incarico di DEKRA, che evidenzia come tra i giovanissimi (18-24 anni), il 42% utilizzi più volte alla settimana i mezzi di trasporto pubblici (bus, treno) ed il 32% usi la bicicletta o la bici a pedalata assistita. Una tendenza più accentuata nelle grandi città.

Educazione stradale e Vision Zero

Di qui la necessità di fornire una educazione stradale e sociale delle nuove generazioni a partire dall'educazione in famiglia ed a scuola. Dal Rapporto DEKRA 2022 emerge quindi l'importanza di accrescere la maturità dei teenagers alla guida rendendoli consapevoli dei rischi nel loro lifestyle quotidiano (droghe, alcool, smartphone, esperienza di guida), al fine di formare utenti ragionevoli e responsabili delle nuove strade.

Sostenendo e condividendo l'obiettivo "Vision Zero", ovvero zero morti sulle strade, DEKRA collabora con le istituzioni ad ogni livello con campagne di sensibilizzazione volte a garantire la sicurezza sulle strade, nei luoghi di lavoro e nelle case.

Alla presentazione del rapporto è intervenuto anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha parlato della possibilità di convocare un tavolo per l'aggiornamento del Codice della strada assieme al Ministero dell'Istruzione, agli Enti locali ed ai rappresentanti dei Comuni.

"Ritengo fondamentale portare l'educazione stradale sui banchi di scuola, istruire i ragazzi fin da giovanissimi sul rispetto delle regole e sulla sicurezza", ha commentato Salvini, aggiungendo "la prevenzione è la prima arma. Poi c'è l'aspetto repressivo, pure fondamentale, sul quale bisogna intervenire: le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che vadano rivisti anche i termini temporali". Il leader della Lega ha anche definito "interessante l'ipotesi di una patente graduale in cui la persona è aggiornata, accompagnata e informata".

Per Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti "è fondamentale anche intervenire sul piano infrastrutturale per garantire una maggiore sicurezza stradale, a partire dalla realizzazione delle smart city e favorendo l'uso delle nuove tecnologie. Occorre, infine, agire sul piano della deterrenza prevedendo un meccanismo di proporzionalità delle sanzioni rispetto al reddito".

Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia, ha sottolineato "la repressione, da sola, non aiuta poiché la sanzione arriva sempre troppo tardi. La fase preventiva e formativa è essenziale per andare verso la Vision Zero".

Secondo Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istat "bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno rispetto a quelle che sono le vittime e i feriti in merito alla classe d'età dei giovani. Se andiamo a vedere i dati statistici le cose sono progressivamente migliorate, vuol dire che un cambiamento sta avvenendo e ci auguriamo che si proceda in questa direzione".

"Le sanzioni più frequentemente erogate sulla base dei dati recenti - ha spiegato Filiberto Mastrapasqua, Direttore del Servizio Polizia Stradale - riguardano l'eccesso di velocità, la mancanza di cinture di sicurezza allacciate, auricolare o vivavoce. In particolare, le distrazioni sfuggono ai dati percentuali anche se sappiamo benissimo che quella da cellulare è una tra le più importanti cause di incidenti. È fondamentale, pertanto, intervenire sul fattore umano investendo sull'aspetto culturale di chi si mette alla guida, soprattutto formando i più giovani".

Per Eugenio Patanè, Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Roma Capitale, "occorre una visione complessiva sulla mobilità all'interno delle nostre città. Bisogna lavorare sulla diminuzione del traffico privato e della proprietà di autovetture attraverso maggiori investimenti sullo sharing".
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