Le restrizioni alla concessione di aiuti pubblici dovrebbero riguardare anche le imprese che sono state condannate per gravi reati finanziari, ad esempio per frode finanziaria, corruzione o elusione degli obblighi in materia fiscale e previdenziale. L'obiettivo della raccomandazione adottata oggi, spiega una nota della Commissione, è "fornire agli Stati membri orientamenti su come introdurre condizioni relative alla concessione di aiuti finanziari per impedire l'uso improprio dei fondi pubblici, e rafforzare le salvaguardie contro gli abusi fiscali in tutta l'UE, in linea con le normative comunitarie".
Inoltre, aggiunge la nota, "coordinando le restrizioni relative alla concessione di aiuti finanziari, gli Stati membri eviteranno che si verifichino squilibri e distorsioni nel mercato unico". Si tratta, comunque di una raccomandazione, e quindi di uno strumento non vincolante. "Spetta agli Stati membri - sottolinea la Commissione - decidere se concedere aiuti finanziari" alle imprese, e in questo caso elaborare misure che devono essere "in linea con le norme dell'UE, comprese le norme sugli aiuti di Stato", oltre che "con i loro obiettivi di policy".
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