Quota 100 e famiglia: lo scontro va in Parlamento

Quota 100 e famiglia: lo scontro va in Parlamento
di Luca Cifoni
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Martedì 29 Ottobre 2019, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 10:46

ROMA Nuove tasse e stretta sui contanti, conferma dell'anticipo pensionistico Quota 100, misure per la famiglia. Il voto in Umbria potrebbe avere conseguenze su diversi capitoli della manovra, che per la verità il governo non ha ancora portato in Parlamento. Alcuni dei temi, ad esempio quello della previdenza, li ha indicati esplicitamente Luigi Di Maio, capo politico del M5S sconfitto alle urne.

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L'INTENZIONE
Di fatto il governo - anche per bocca del ministro dell'Economia Gualtieri - aveva già manifestato l'intenzione di confermare fino a tutto il 2021 Quota 100, anche per evitare di indurre confusione tra gli interessati. Ma Italia Viva ed una parte del Pd la pensano diversamente e si propongono di dare battaglia alle Camere. Questo in prospettiva farà aumentare la tensione: il punto di vista dei pentastellati è che il canale di uscita anticipato non debba in nessun modo essere messo in discussione, perché ciò avrebbe causato sconcerto tra gli elettori. Se su Quota 100 si tratta eventualmente di rinunciare ad eventuali risparmi di spesa aggiuntivi, più complicato sarà mettere mano ad alcune delle voci di imposta che dovrebbero garantire circa 11 miliardi di gettito (compresi quelli provenienti dallo spostamento al 2020 di entrate tributarie dell'anno in corso). In ballo ci sono l'imposta sulla plastica e sulle bevande gassate (si annunciano anche ricorso in tribunale) e la stretta sul settore del carburanti (qui gli esercenti annunciano scioperi). Mentre si rafforza l'orientamento della maggioranza a lasciare il più possibile intatta la cosiddetta flat tax per le partite Iva, con l'inserimento di alcuni paletti ma la garanzia del regime forfettario fino a 65 mila euro. Per tutte le entrate che eventualmente verranno meno, occorrerà però reperire in altri capitoli risorse equivalenti, perché i saldi non possono essere ulteriormente messi sotto pressione.
 



Un altro punto sensibile secondo il Movimento Cinque Stelle è la spinta ai pagamenti elettronici: la prospettiva di reazioni irritate da parte dei commercianti dovrebbe risultare disinnescata dalla decisione di spostare a luglio l'entrata in vigore delle sanzioni per gli esercenti e del nuovo tetto ridotto per l'utilizzo dei contanti. Ma non è escluso che si possa discutere di ulteriori aggiustamenti.

CONTRAPPOSIZIONE
Un altro tema certamente da mettere a punto è l'utilizzo del fondo destinato alla famiglia, sul quale sono disponibili al momento 600 milioni per il 2020. Sul punto sarebbe previsto un vertice di maggioranza per oggi: in questo caso la contrapposizione è tra chi vorrebbe utilizzare questi fondi per la gratuità degli asili nido, a beneficio delle famiglie a reddito medio-basso, e chi spinge per mandare avanti il progetto più ambizioso di assegno unico, per provare a unificare le attuali variegate forme di sostegno ai nuclei con figli.
Insomma si annuncia un percorso ancora più complesso per il disegno di legge di bilancio e per il decreto fiscale che lo accompagna (già in vigore e ieri trasmesso alla Camera). La maggioranza dovrà anche fare i conti con tempi più ristretti, visto che i lavori inizieranno di fatto solo dopo il ponte di inizio novembre. E la Lega non fa mistero della propria intenzione di mettere in difficoltà l'esecutivo, sfruttando il fatto di avere propri rappresentanti alla guida di alcune commissioni-chiave.

 

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