Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista: "Possiamo interpretare questo calo diffuso delle ricerche in città rispetto alla provincia come il segnale di un trend che sta per iniziare. Nei prossimi mesi questa tendenza potrebbe consolidarsi e aumentare in virtù del fatto che molte aziende aderiranno in massa alla modalità smart-working come condizione permanente".
Secondo lo studio, il fenomeno si sta verificando in oltre l'80% dei capoluoghi italiani, anche nelle grandi città. Roma ha catalizzato il 68,4% delle ricerche nel corso del mese di gennaio, e ora quell'interesse è sceso al 67,4%. Una situazione simile si è verificata a Milano (63,5% a gennaio rispetto all'attuale 62,7%), mentre Napoli è in controtendenza (48,2% a gennaio e 48,9% ora). A Torino spostamento dell'interesse dalla città verso la provincia più marcato; passa dal 50,1% al 44,8%. Trieste è il luogo in cui la variazione della domanda è maggiore: a gennaio il 59,6% delle ricerche era concentrato nel capoluogo, mentre durante il lockdown è sceso al 45,8%.
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