Promoter, mercato europeo dell'auto in stagnazione

Promoter, mercato europeo dell'auto in stagnazione
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 14:00
(Teleborsa) - A margine della diffusione dei dati Acea sulle immatricolazioni a parlare è il Centro Studi Promotor, il quale evidenzia diversi aspetti a commento del risultato.

"In settembre nell'area dell'Unione Europea e dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono state immatricolate 1.285.494 autovetture con un incremento del 14,4% sullo stesso mese del 2018. Questa crescita a due cifre non deve trarre in inganno"- spiega il Promotor in una nota - E' dovuta infatti alla circostanza che il confronto si fa con un settembre 2018 che aveva fatto registrare un numero di vendite particolarmente basso per effetto di una corsa alle immatricolazioni nell'agosto precedente". Un peso l'ha avuto "il nuovo sistema di omologazione WLTP che aveva determinato nell'agosto precedente una forte spinta per vendere auto non in regola con questa nuova normativa. Invece, al di là della distorsione statistica che ha spinto verso l'alto il dato di settembre, la situazione del mercato automobilistico dell'area è correttamente interpretabile facendo riferimento ai risultati del primi nove mesi, cioè del periodo gennaio-settembre".

In questo arco temporale nell'area UE+Efta sono state immatricolate 12.115.927 autovetture con un calo dell'1,6% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018. Il mercato europeo dell'auto "non è quindi in buona saluta come lascerebbe pensare il dato di settembre, ma è in sostanziale stagnazione in coerenza con l'andamento della congiuntura economica non soddisfacente nell'intera area ed anche di particolari situazioni come la Brexit per il Regno Unito e la demonizzazione del diesel per tutti i mercati interessati dal fenomeno", fa notare il Centro Studi. A conferma della delicatezza della situazione del mercato dell'auto nell'area UE+Efta, secondo Promoter, vi è il fatto che dei 31 mercati nazionali che ne fanno parte ben 16 sono in calo mentre gli altri sono in crescita, ma di questi soltanto quattro piccoli mercati crescono con tassi a due cifre (Lituania, Romania, Grecia e Ungheria).

In sintesi, stando a quanto afferma Promotor, se il mercato europeo dell'auto non è in crisi, non gode però di buona salute e in molti paesi, tra cui l'Italia, "vi è un forte contingente di domanda di sostituzione insoddisfatta e il parco circolante continua ad invecchiare con conseguenze negative sull'ambiente e sulla sicurezza. Sarebbe quindi altamente opportuno che, anche in vista del processo di decarbonizzazione della mobilità in cui la maggior parte dei paesi dichiara di volersi impegnare, si varasse una politica, possibilmente concordata a livello europeo, per incidere subito sul quadro ambientale rivedendo le politiche di penalizzazione del diesel che stanno determinando un aumento della quota delle auto a benzina, e di conseguenza delle emissioni di CO2, e per varare incentivi alla rottamazione delle auto piu' vecchie con vetture meno inquinanti, non solo nuove ma anche usate".

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