Progetto Workingage, tecnologie italiane
per migliorare il lavoro degli ultracinquantenni

Una catena di montaggio
di Diodato Pirone
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 11:58
Con tecnologie italiane si potranno migliorare concretamente le condizioni di lavoro di operai e impiegati con più di 50 anni. Ci sta lavorando il Politecnico di Milano in collaborazione con PerVoice, società controllata da Almawave del Gruppo romano Almaviva nell'ambito di un progetto dell'Ue finanziato con i fondi Horizon 2020 e che coinvolge Università e aziende anche tedesche, francesi, spagnole, greche e belghe. Il progetto si chiama WorkingAge.

Il traguardo di aiutare gli ultracinquantenni a lavorare meglio è molto più vicino di quanto si pensi. Già oggi, registrando segnali emessi dalla voce, dai movimenti degli occhi, dalla frequenza cardiaca e dalla capacità di conduzione della pelle, i sistemi di Intelligenza Artificiale possono misurare con precisione scientifica le emozioni ma anche il livello di motivazione e in definitiva la salute dei lavoratori.

In una società che invecchia il tema è tanto importante quanto delicato per le evidenti implicazioni sulla privacy che si intreccia con l'interesse comune di aziende e dipendenti alla tutela della salute e alla qualità della vita, lavorativa e non. 

Ma come funziona la collaborazione fra il Politecnico meneghino e PerVoice? "PerVoice ha sviluppato una soluzione che trascrive il parlato con una modalità rispettosa della privacy - spiega Licia Sbattella, Direttore del Laboratorio ArcsLab del Politecnico - Su questa base il nostro software riconosce in modo automatico le emozioni espresse da chi parla. Quindi siamo di fronte ad una integrazione e a uno scambio tecnologico molto importante".

"La collaborazione con il Politecnico consolida l'impegno per lo sviluppo di tecnologie inclusive destinate a favorire la comunicazione e le relazioni tra le persone", sottolinea Paolo Paravento. amministratore delegato di PerVoice.

WorkinAge è dunque una storia ancora agli albori di come Intelligenza artificiale, Human Computer Interaction e sensori IoT (Internet of things)  possano verificare le condizioni cognitive fisiologiche e ambientali e prevenire i rischi per la salute dei lavoratori. E' strategico che un paese manifatturiero come l'Italia sviluppi questo tipo di tecnologie.
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