Borse travolte dalla nuova ondata di Covid, Piazza Affari -4%

Borse travolte dalla nuova ondata di Covid, Piazza Affari -4%
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 15:30

La seconda ondata di Covid 19, coi timori per le conseguenze economiche di nuovi lockdown e misure di contenimento che si moltiplicano di giorno in giorno in vari Paesi, ha travolto le Borse europee e ha pesato in modo significativo a Wall Street sin dall'apertura, a una settimana dalle presidenziali Usa. L'indice della paura Vix, che misura la volatilità sul mercato azionario americano, è balzato ai massimi da giugno. Verificate dunque le previsioni di elevata volatilità degli analisti, mentre si registra uno stallo al Congresso sul nuovo piano di aiuti.

Il crollo delle Borse europee è costato ai mercati azionari circa 230 miliardi di euro di capitalizzazione, calcolata sulla base delle perdite subite dall'indice paneuropeo Dj Stoxx 600. A Piazza Affari il tonfo del Ftse Mib (-4%) si è tradotto in 17,6 miliardi di valore azionario andato in fumo. In Europa la peggiore è stata Francoforte (-4,1%), dove si prospetta ora un lockdown con chiusura di bar e ristoranti, seguita da Parigi (-3,3%), Madrid (-2,66%) e Londra (-2,55%).

Lo spread Btp-Bund ha chiuso in rialzo a 139 punti. Giornata faticosa anche per un bene rifugio come l'oro (-0,8%) a 1.880 dollari l'oncia e il greggio ha fatto un tonfo (wti -5,8%) a 37,3 dollari al barile, detto che l'Opec plus potrebbe rivedere i piani di aumento dei ritmi produttivi.

Un crollo che ha portato con sè i petroliferi, a partire da Galp (-7,2%) e Omv (-4,5%). Eccezione a Milano Saipem (+1,1%).

A nulla sembrano potere le trimestrali che danno conti in ripresa, rispetto al complesso dei primi nove mesi dell'anno, e nemmeno sembra contare essere alla vigilia di una nuova riunione della Bce sulla politica monetaria, da cui peraltro gli analisti non si attendono decisioni, ma semmai segnali su ciò che potrebbe arrivare a dicembre. In secondo piano pure i potenziali enormi investimenti del Recovery Fund su cui si tratta. L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 660, ha perso il 2,95%, schiacciato soprattutto da comparti come servizi di pubblica utilità (-3,5%), materiali, beni voluttuari e investimenti immobiliari (tutti e tre -3,4%). Tra le auto spiccano cali come quelli di Renault (-7,9%) e Daimler (-5,9%), ma è andata giù anche Fca (-3,8%) nonostante i conti sopra le attese. La finanza ha visto al ribasso assicurazioni e banche e tra queste ultime i cali più vistosi sono stati per SocGen (-4,7%), Intesa (-4,8%), Bnp Paribas (-5,1%), Bper (-7,2%) e istituti di credito polacchi. 

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