Prezzo gas, industria lancia allarme: «Serve tetto, energia elettrica + 900%»

Energia elettrica in Italia: 439 euro al megawattora, un livello 9 volte maggiore rispetto a inizio 2020

Prezzo gas, industria lancia allarme: «Serve tetto, energia elettrica + 900%»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Luglio 2022, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 16:39

È un grido d'allarme. Arriva dagli industriali lombardi: segnalano l'esplosione del costo dell'energia e chiedono a gran voce un tetto al prezzo della materia prima: il gas.

Energia, il prezzo italiano 9 volte maggiore rispetto a 2020

L'idea del price cap lanciata da Mario Draghi diventa indispensabile perchè negli ultimi giorni il crollo delle forniture dalla Russia ha riacceso le tensioni sul mercato del gas. Questa nuova fiammata si riflette sul Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica che in Italia risale a 439 euro al megawattora, un livello 9 volte maggiore rispetto a inizio 2020. È quanto emerge dai dati del Centro Studi di Assolombarda. Nel primo trimestre 2022, secondo l'analisi, la produzione manifatturiera è cresciuta di un robusto +10,7% rispetto a un anno prima e, sebbene in rallentamento se confrontato con lo slancio dei trimestri precedenti, rileva incrementi diffusi in tutti i settori. 

Per il manifatturiero lombardo e italiano, evidenzia il centro studi di Assolombarda, un primo fattore critico continuano ad essere le materie prime e i semilavorati perché i prezzi rimangono diffusamente elevati nonostante i recenti ribassi (riflesso anche di una domanda internazionale in rallentamento) e, soprattutto, perché i beni energetici sono di nuovo in impennata.

Gas, i prezzi europei

Sul mercato del gas in Europa si è raggiunto i 175 euro al Mwh (il 14 luglio), non troppo distante dai picchi di inizio marzo intorno a 220 euro, una impennata eccezionale dai 11,2 euro in media a gennaio 2020.

Il petrolio Brent mostra invece contenuti segnali di cedimento dopo una crescita praticamente incessante da metà 2020, ma la volatilità rimane estremamente elevata (il barile è a 99 dollari il 14 luglio, +56% rispetto a gennaio 2020). Altre materie prime stanno invece ritracciando, riportandosi sui livelli pre-conflitto (gennaio-febbraio 2022): è l'esempio di nichel, zinco, ferro, olio di semi di girasole, olio di soia. 

Tetto al prezzo del gas è urgente

«I dati del "booklet economia" realizzato dal nostro Centro Studi dimostrano che le aziende reagiscono positivamente alla difficile congiuntura». Lo afferma il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. «Nonostante ciò, siamo consapevoli - aggiunge - dei rischi all'orizzonte: temiamo, in particolare, che a settembre la situazione possa peggiorare. Se da un lato, registriamo una diminuzione dei prezzi legati alle materie prime, dall'altro sui costi dell'energia non prevediamo una discesa a breve, con l'aggravante che dall'autunno il consumo di gas sarà sicuramente superiore. Ecco perché chiediamo, con urgenza, un tetto al prezzo del gas. Quello dell'energia è un tema di sicurezza nazionale, che mette in pericolo la produzione delle nostre imprese. L'emergenza che stiamo vivendo deve insegnarci che dobbiamo diventare indipendenti dal punto di vista energetico, investendo su più fonti di energia, compreso il nucleare, l'idrogeno, le rinnovabili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA