piccole e medie imprese si registra un aumento di ben 19,1 punti percentuali, che fa lievitare il totale fino al 61,2%. È quanto emerge dalla sesta edizione del rapporto Cna "Comune che vai, fisco che trovi 2019", che analizza il peso del fisco sul reddito delle piccole imprese in 141 comuni italiani, tra i quali tutti i capoluoghi di provincia. Secondo la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa, «è chiaro l'atteggiamento l'ostile nei confronti delle pmi» e «molto rimane ancora da fare, per arrivare a un fisco più equo e sostenibile».
Secondo la Cna occorre, quindi, «agire senza indugio prima di tutto per semplificare il sistema, ancora molto complesso» attraverso un pacchetto che comprende sette principali linee di azione. Si parte dalla riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, utilizzando le risorse provenienti dalla "spending review" e dalla lotta all'evasione. Occorre poi rivedere la tassazione Irpef delle imprese personali e degli autonomi: rendere l'Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito
d'impresa a partire già dall'anno d'imposta 2019.
© RIPRODUZIONE RISERVATA