Pos, bonus per professionisti e imprese, commissioni diventano crediti d'imposta, tetto di 2 mila euro per i contanti. Che cosa cambia dal 1° luglio

Pos, bonus per professionisti e imprese, commissioni diventano crediti d'imposta, tetto di 2mila euro per i contanti. Che cosa cambia dal 1° luglio
di Umberto Mancini
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Martedì 23 Giugno 2020, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Scatta dal 1° luglio l’introduzione della nuova soglia per pagare in contanti (si scende a 2 mila euro, ma dal 2022 dovrebbe abbassarsi fino a mille). L’operazione sarà accompagnata dal credito d’imposta per le commissioni addebitate per l’utilizzo del Pos, agevolando così i pagamenti con bancomat e carta di credito.

Bonus Pos al via dal 1° luglio: ecco cosa cambia per i professionisti

Il governo si è battuto per l’obbligo del Pos per i professionisti e per le imprese, concedendo contestualmente loro un bonus fiscale del 30% rispetto ai costi dovuti alle transazioni.

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I costi a cui si fa riferimento sono quelli prodotti dalle transazioni effettuate con carte di credito e debito, ma anche da altri pagamenti elettronici tracciabili.

Ma come funziona il bonus e come chiederlo? Il bonus fiscale del 30%, che va richiesto attraverso il software indicato dall’Agenzia delle Entrate, è accreditato il mese successivo a quello in cui sono state affrontate le spese (si deve fare domanda il 20, sempre del mese successivo).

Ma la misura non è per tutti: è rivolta a chi, nell’anno precedente, non ha superato i 400 mila euro di ricavi (indipendentemente dal regime di contabilità).
Importante sottolineare come il credito non concorra alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.

Il bonus sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione (ossia sottratto agli importi a debito). 

Le sanzioni 
Il decreto fiscale che rende obbligatorio l’utilizzo del Pos per i professionisti prevede anche delle sanzioni per coloro che non seguiranno le linee guida.L’importo è di 30 euro, con l’aggiunta del 4% del valore della transazione rifiutata. La sanzione, comunque, non è automatica: scatterà dopo la denuncia del consumatore e dopo l’accertamento da parte degli organi competenti.
 

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