"Autostrade per l'Italia - si legge in una nota - al fine di evitare errori di interpretazione sui contenuti e sulle finalità del sistema di risk management di gruppo, precisa che come ogni altra grande società dispone di una procedura strutturata di gestione preventiva del rischio, nella quale vengono individuati e valutati i potenziali rischi a cui è soggetta la società".
"Il Consiglio di Amministrazione - si sottolinea - definisce ad inizio anno la propensione al rischio tollerabile per ogni area aziendale ed a fine anno recepisce dal risk officer l'avvenuto rispetto da parte dei dirigenti responsabili - che devono mettere in atto ogni azione preventiva per la gestione di ogni specifico rischio - delle linee guida individuate".
"Per quanto riguarda l'area dei rischi operativi, nella quale rientrava anche la scheda del Ponte Morandi, il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha sempre espresso l'indirizzo di mantenere la propensione di rischio al livello più basso possibile" e quindi "ciò significa in realtà che la società non è in alcun modo disponibile ad accettare rischi operativi sulle infrastrutture. Di conseguenza, l'indirizzo del Consiglio di Amministrazione alle strutture operative è di presidiare e gestire sempre tale tipologia di rischio con il massimo rigore, adottando ogni opportuna cautela preventiva".
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