sull'anno precedente, destinando il 5% dell'utile, pari a 4,2 milioni, a riserva legale. Lo rende noto l'Istituto,
aggiungendo che il dividendo che sarà versato al ministero dell'Economia e delle Finanze, azionista unico, sarà pari a 79,9 milioni.
Negli ultimi cinque anni, l'Istituto ha corrisposto all'azionista dividendi ordinari e straordinari per oltre 476 milioni e ha versato in imposte dirette per circa 168 milioni.
Nell'esercizio 2019, il fatturato ha superato per la prima volta nella storia dell'azienda la soglia dei 500 milioni, raggiungendo i 503 milioni di euro, con un incremento del 9,5% rispetto al 2018 e del 41% rispetto al 2014.
A livello gestionale, il margine operativo lordo ha superato i 182 milioni, con «un costante incremento» rispetto al 2014 di oltre il 62% complessivo, sottolinea il Poligrafico, mentre gli investimenti superano i 76 milioni di euro.
In chiave prospettica, l'azienda punta a trasferire i «positivi effetti» del processo di innovazione sui servizi a valore aggiunto della Pubblica amministrazione verso i cittadini, «garantendo i più elevati standard di sicurezza». In questo contesto sono di particolare rilievo i progetti relativi alla diffusione della Identità Digitale attraverso la Cie (Carta d'Identità Elettronica) in quanto sistema più sicuro ed efficace per garantire ai cittadini l'accesso ai servizi pubblici e privati; l'ulteriore diffusione dei sistemi di tracciabilità, anticontraffazione e certificazione, con particolare riferimento alla protezione del «Made in Italy» e dei farmaci; l'ulteriore sviluppo industriale e tecnologico della produzione dell'euro in collaborazione con la Banca d'Italia.
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