Lo precisa il MEF in una nota precisando che l'articolo 11 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce il dispositivo, infatti, stabilisce che, nel calcolo delle sovvenzioni per ogni Paese, il 30% dell'importo complessivo venga quantificato sulla base di diversi fattori, fra cui l'andamento del Pil reale nel 2020 e la variazione aggregata del Pil reale nel periodo 2020-2021, da aggiornare entro il 30 giugno 2022 sulla base dei dati di consuntivo sul Pil 2021.
Gli importi relativi alle sovvenzioni concesse all'Italia - si legge - erano già stati significativamente rivisti al rialzo nel corso del processo di formazione del piano stesso, in relazione all'evolvere delle stime sul Pil del biennio 2020-2021. L'utilizzo dei dati di consuntivo, dell'Italia e degli altri paesi, potrebbe portare ad una revisione degli importi anzidetti, che, sulla base dei dati attualmente disponibili, ci si aspetta possa essere di importo molto limitato per l'Italia e comunque tale da determinare un impatto marginale sulla portata dell'intero Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In ogni caso, ogni eventuale variazione delle somme relative alle sovvenzioni potrà essere assorbita secondo quanto previsto dal regolamento che disciplina il dispositivo, attraverso il ricorso a diverse fonti di finanziamento europee o nazionali.
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