La distribuzione delle 1200 domande sinora presentate - ha evidenziato la Corte - mostra una marcata disomogeneità territoriale a scapito delle zone meridionali del Paese (cui è destinato il 40% delle risorse complessive), rivelando la necessità di strategie di comunicazione specifiche e chiare, per rafforzare la cultura della partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale proprio nei territori del sud Italia in cui il numero delle domande si è rivelato più basso.
Sul tema, la Corte ha invitato il Ministero dello sviluppo economico, come soggetto attuatore, sia a monitorare l'operato di Invitalia, gestore delle attività connesse al progetto, sul rispetto dei principi trasversali previsti dal PNRR (in favore di giovani, donne e Sud), sia a definire al più presto le attività di comunicazione e formazione, con verifica dell'avvenuta pubblicazione di tutti gli atti riguardanti l'intervento previsto dal Piano.
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