Nel 2017, l'economia non osservata valeva circa 211 miliardi di euro, di cui il sommerso ammontava a poco meno di 192 miliardi di euro e le attività illegali a circa 19 miliardi. Più in dettaglio, la sotto-dichiarazione e l'impiego di lavoro irregolare valevano da soli 176 miliardi di euro.
Nonostante la cifra monstre dell'illegalità, scende il peso in rapporto al PIL, a causa del rallentamento economico in atto, cosicché l'economia "non osservata" si è attestata al 12,1% del PIL, ben lontano dal picco del 2014 (13%). Vale la pena però fare un distinguo fra le varie categorie: valori più alti si registrano alla voce Altri servizi per la persona (36,9%), nel Commercio all'ingrosso e al dettaglio, nei Trasporti e magazzinaggio nelle Attività di alloggio e ristorazione (24%) e nelle Costruzioni (22,1%).
Sommerso e attività illegali sono anche una fucina di lavoro: le unità di lavoro irregolari nel 2017 erano 3 milioni 700 mila, in crescita di 25 mila unità (+0,7%) rispetto al 2016. In particolare, la componente del lavoro non regolare dipendente cresce del 3,1% (+80 mila unità), quella indipendente si riduce del 5,2% (-55 mila unità).
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