Istat: Pil 2020 giù dell'8,9%. Salgono debito e pressione fiscale. A febbraio aumenta l'inflazione

Istat: Pil 2020 giù dell'8,9%. Salgono debito e pressione fiscale. A febbraio aumenta l'inflazione
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Lunedì 1 Marzo 2021, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 14:02

Il Pil dell'Italia è crollato dell'8,9% nel 2020, cresce il debito e la pressione fiscale e a febbraio aumenta l'inflazione. Lo rivela l'Istat.

Nel 2020 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.651.595 milioni di euro correnti, con una caduta del 7,8% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell'8,9%.

Il debito italiano ha raggiunto nel 2020 quota 2.569.258 milioni ed è pari al 155,6% del Pil.

La crescita dal 134,6% del 2019 è legata al calo del Pil nel 2020 e alle misure per l'emergenza Covid.

L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil nel 2020 è stato pari a -9,5%, a fronte del -1,6% nel 2019. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -6,0% (+1,8% nel 2019).

Nel 2020 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,1%, in aumento rispetto all'anno precedente (42,4%). Lo rileva l'Istat spiegando che il dato è legato alla minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,4%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del 7,8%).

Prezzi in crescita tendenziale per il secondo mese consecutivo: a febbraio - rileva l' Istat - secondo le stime preliminari l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di gennaio). L'«inflazione di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici salgono entrambe da +0,8% rispettivamente a +1,0% e a +0,9% L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,7% per l'indice generale e a +0,4% per la componente di fondo.

La lieve accelerazione dell'inflazione - spiega l' Istat - «si deve prevalentemente all'ulteriore attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,3% di gennaio a -3,6%) e all'inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a +1,0%). L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%) e, in misura minore, dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4% per entrambi). Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione su base mensile dello 0,2%, a causa del protrarsi dei saldi invernali di cui il NIC non tiene conto, e un aumento dell'1,0% su base annua (da +0,7% nel mese precedente).

La crescita tendenziale più marcata dell'IPCA rispetto a quella del NIC si deve ai prezzi di Abbigliamento e calzature che su base annua aumentano del 5,8% (da +5,2% di gennaio) a causa del calo congiunturale (-4,8%) più contenuto di quello di febbraio 2020 (-5,2%), che fa sì che si rafforzi la già ampia crescita su base annua registrata a gennaio per questo raggruppamento merceologico.

A febbraio i prezzi al consumo - commenta l'Istituto - registrano un aumento prossimo a quello di giugno 2019 (quando fu +0,7%). I prezzi dei beni tornano a crescere dopo dodici mesi di variazioni tendenziali negative (+0,2% da -0,2% di gennaio) e la loro dinamica si somma a quella dei prezzi dei servizi che accelerano, seppur di poco, con una crescita nuovamente superiore al punto percentuale (+1,1% da +0,9% di gennaio). Su base tendenziale a febbraio diminuiscono i prezzi delle divisioni di spesa su Istruzione (-3,5%), Comunicazione (-3,2%) e Abitazione acqua e elettricità (-0,3%) mentre aumentano bevande alcoliche e tabacchi (+2%). Per la divisione dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche l'aumento su febbraio 2020 è dello 0,5% mentre per la spesa per la Salute si registra una crescita dei prezzi dello 0,9%.

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