Pil, Draghi: nel 2021 probabile una crescita più sostenuta rispetto alle previsioni

Pil, Draghi: nel 2021 probabile una crescita più sostenuta rispetto alle previsioni
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 15:44

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha affermato che la situazione economica europea e italiana è "in forte miglioramento". "Secondo le proiezioni della Commissione europea, nel 2021 e nel 2022 l'Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come il resto dell'Ue. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa probabilmente sarà ancora più sostenuta", ha dichiarato nell'informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue. "La fiducia, insomma, sta tornando", ha aggiunto citando gli ultimi dati sulla fiducia di imprese e consumatori, riferiti al mese di maggio. "Il dato per le imprese, in particolare, è in forte accelerazione rispetto alla tendenza positiva degli ultimi mesi, ed è il dato più alto da febbraio 2018", ha sottolineato Draghi.

"Il nostro obiettivo è superare in maniera duratura e sostenibile i tassi di crescita anemici che l'Italia registrava prima della pandemia", ha spiegato il presidente del Consiglio. "Durante la pandemia – ha dichiarato Draghi – abbiamo impiegato risorse ingenti per proteggere la capacità produttiva della nostra economia. Ora dobbiamo assicurarci che la domanda aggregata sia in grado di soddisfare questi livelli di offerta". Mario Draghi ha anche sottolineato che per favorire la crescita "è fondamentale mantenere a livello europeo una politica di bilancio espansiva nei prossimi mesi". Quanto al rapporto debito/Pil, ha spiegato che raggiungere tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli ultimi decenni permetterà di ridurlo dopo l'incremento notevole registrato durante. "Ci consentirà di creare nuovi lavori, fondamentali per affrontare le transizioni, come quella digitale e quella ambientale", ha aggiunto.

"In questo quadro economico positivo, permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica. Sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione. In particolare, dobbiamo tenere sotto controllo l'emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti", ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera che ha assicurato che l'attenzione sull'inflazione resterà alta così come verrà monitorata la divergenza tra l'economia della zona euro e quella statunitense "e le implicazioni che questa avrebbe per la politica monetaria della BCE e della Federal Reserve".

L'informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue è stata anche l'occasione per fare il punto sul Recovery. "Il Consiglio europeo discuterà di come garantire una crescita durevole e sostenibile, anche grazie alle risorse del Next Generation Eu", ha spiegato Draghi che ha descritto come "molto positivo" il fatto che 24 dei 27 Piani dei Paesi membri siano già stati formalmente presentati e che la Commissione ne abbia già esaminati 10: "l'erogazione dei fondi dipenderà dall'approvazione da parte del Consiglio, ed è importante che questo avvenga in modo rapido ed efficace". "Gli occhi dell'Europa sono sull'Italia. Il nostro è infatti il programma più sostanzioso, per un importo pari a 191,5 miliardi di euro, a cui si aggiungono i 30 miliardi del fondo complementare. Il successo del programma Next Generation Eu dipende in larga parte da noi", ha affermato.

Capitolo Covid. "Per quanto riguarda la pandemia, rispetto alle mie Comunicazioni alle Camere del 24 marzo, il quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto migliorato. La scorsa settimana in tutta l'Ue abbiamo registrato circa 90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali erano sei volte quelli attuali. Questo miglioramento è merito della campagna vaccinale che procede in modo spedito", ha dichiarato Mario Draghi. Secondo quanto riferito, al momento in Italia quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l'intero ciclo di vaccinazione. "I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta "variante Delta", ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione", ha sottolineato.

Per quel che riguarda il turismo, il presidente del Consiglio ha ricordato che ai viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada e Giappone sono assicurate le stesse condizioni di certificazioni dei turisti provenienti dall'Ue. "Vogliamo permettere loro di venire in sicurezza in Italia, per aiutare i nostri albergatori e ristoratori a ripartire dopo un anno e mezzo di difficoltà", ha affermato.

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