Piano vaccini avanti con 70enni e categorie fragili

Piano vaccini avanti con 70enni e categorie fragili
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Martedì 9 Marzo 2021, 09:48
(Teleborsa) - Il Piano vaccini subirà un'accelerazione, grazie all'arrivo di nuove dosi: da Pfizer altre 666mila dosi, per portare a compimento le vaccinazioni degli over 80 e da Astrazeneca altre 684mila dosi, atterrate presso l'hub nazionale di Pratica di Mare nella serata di ieri 8 marzo. L'Operazione Eos consentirà poi di distribuire con mezzi della Difesa le dosi di vaccino nelle varie regioni.

Frattanto, il Ministero ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino anti-Covid di Astrazeneca anche a soggetti che superano i 65 anni d'età, esclusi quelli estremamente vulnerabili, confermando il "profilo di sicurezza" del vaccino e l'efficacia della protezione sia dal ceppo tradizionale che dalle varianti.

Prossimo obiettivo del Piano vaccinale il richiamo delle categorie fragili, cui andrà somministrato esclusivamente il vaccino Pfizer o Moderna, e degli over 70, che andrebbero così a scalzare altre categorie, che premevano per essere vaccinate, pedrché impiegate nei servizi essenziali.

Oggi 9 marzo, a mezzogiorno, la vaccinazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allo Spallanzani di Roma. La somministrazione del vaccino al Capo dello Stato. ''Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere", aveva affermato il Capo dello Stato qualche tempo fa, ricordando l'importanza della tutela della salute per se stessi e per gli altri e la necessità di dare la precedenza alle categorie più a rischio.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha assicurato che "il prossimo trimestre sia quello decisivo" e che si punta a vaccinare la maggior parte degli italiani entro l'estate. "Tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati", ha detto in Tv. Anche il Premier Mario Draghi ha sollecitato tutti a "fare di più" per sconfiggere l'emergenza sanitaria ed ha annunciato che nei prossimi giorni ci sarà un potenziamento della campagna, che privilegerà le persone più fragili e le categorie a rischio. "Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli", ha detto.
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