Petrolio e oro in rialzo per tensioni in Medio Oriente. Coldiretti: «In Italia effetto valanga sulla spesa»

Petrolio e oro in rialzo per tensioni in Medio Oriente. Coldiretti: «In Italia effetto valanga sulla spesa»
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Lunedì 6 Gennaio 2020, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 07:28

Corsa ai beni rifugio sui mercati finanziari mondiali in vista dei una possibile escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran. Gli investitori stanno acquistando oro (1576,50 dollari) e yen (USD/JPY a 108) mentre il prezzo del petrolio s'infiamma, con il WTI a 63,84 dollari (+1,25%) e il Brent a 69,58 dollari (+1,43%). Immediate le conseguenze sulla vita dei cittadini, con l'aumento del prezzo dei carburanti destinato a contagiare l'intera economia. Se salgono i prezzi del carburante aumentano i costi per le imprese mentre – precisa la Coldiretti - si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi.

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A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi dell'Associazione che rappresenta l'agricoltura italiana su dati Ismea. «Gli shock energetici aggravano un deficit logistico ed energetico che è necessario recuperare investendo su fonti alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che «si tratta di una mancanza che rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor competitività e quindi maggior difficoltà di sviluppo e crescita».
 


Coldiretti, in Italia effetto valanga sulla spesa. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti - continua la Coldiretti - è anche l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea. «Gli shock energetici aggravano un deficit logistico ed energetico che è necessario recuperare investendo su fonti alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che «si tratta di una mancanza che rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor competitività e quindi maggior difficoltà di sviluppo e crescita».

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