Pensioni, aumenti e pagamenti: rivalutazione del 7,3%. Il 3 gennaio si parte con quelle fino a 4 volte il minimo

La legge di Bilancio in via di approvazione in Parlamento prevede una percentuale differente di rivalutazione a seconda dell’importo della pensione

Pensioni, aumenti e pagamenti: rivalutazione del 7,3%. Il 3 gennaio si parte con quelle fino a 4 volte il minimo
di Giusy Franzese
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Venerdì 23 Dicembre 2022, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 15:22

I primi a ricevere la pensione rivalutata del 7,3% per effetto dell’inflazione, saranno coloro che attualmente ricevono un assegno fino a 4 volte il minimo, ovvero fino a  2.101,52 euro lordi. Il 3 gennaio troveranno un assegno pensionistico rinforzato fino a 63 euro (il 100% della rivalutazione nel caso di assegno a 2.101 euro). Il trattamento minimo rivalutato al 2023 è pari a 563,74 euro.

Gli altri dovranno attendere un po’ di più: «La rivalutazione sarà attribuita sulla prima rata utile dopo l’approvazione della legge di bilancio 2023» fa sapere l’Inps.

Il rinvio è dovuto - precisa l’istituto di previdenza - «al fine di evitare la corresponsione di somme potenzialmente indebite».

La legge di Bilancio in via di approvazione in Parlamento, infatti, prevede una percentuale differente di rivalutazione a seconda dell’importo della pensione: il recupero integrale dell’inflazione del 2022 vale solo per gli assegni fino a quattro volte il minimo.

 

Le fasce 

Per le altre fasce la manovra, che una volta passata la  fiducia alla Camera  dovrà poi passare al Senato entro fine anno, prevede una rivalutazione pari all’85% dell'inflazione (ricordiam, al 7,3%)  per la fascia compresa tra quattro e cinque volte il minimo, al  53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo, al  47% per la fascia tra 6 e 8 volte il minimo, al  37% da 8 a 10 volte il minimo, al  32% per gli assegni oltre 10 volte il minimo (a partire da 5.243,38 euro lordi). Per queste fasce, come annunciato da una circolare Inps, l'assegno comprensivo di rivalutazione arriverà .

Gli importi

In base alle tabelle pubblicate dall'Inps, per effetto della rivalutazione  i trattamenti minimi delle pensioni dei lavoratori dipendenti e autonomi dal primo gennaio 2023 passano da  525,38 euro al mese a 563,74 euro. Gli assegni vitalizi passano da 299,49 euro al mese a 321,36 euro. La pensione sociale passa da 386,54  euro a 414,76 euro al mese. L'assegno sociale da 469,03 € al mese a 503,27 €. 

 

Il calendario

Le pensioni (al di là dell'incremento dovuto alla rivalutazione che all'inizio di gennaio sarà calcolata, come detto, solo per quelle fino a quattro volte il minimo) saranno pagate il 3 gennaio, secondo giorno bancabile dell’anno mentre nei mesi successivi alle Poste saranno pagate sempre il primo del mese ad eccezione di maggio, ottobre e novembre (saranno pagate il 2). In Banca saranno pagate con le stesse modalità ad eccezione di aprile e luglio quando si pagheranno il 3 del mese.

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